L’accordo sulla nave – Gola Tundra – è stato firmato. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha detto sì mentre il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, di Fratelli d’Italia ha preannunciato ricorso al TAR.
La crisi energetica in Italia si fa sempre più preoccupante in vista del prossimo inverno. Il rigassificatore di Piombino è sempre più strategico per il nuovo governo anche per smarcarsi dalle forniture di gas russo.
Finalmente è arrivato il via libera per l’installazione della nave rigassificatore nel porto di Piombino che garantirà dalla prossima primavera 5 miliardi di metri cubi di metano all’anno. Una bella boccata d’ossigeno.
Il pacchetto di compensazione vale mezzo miliardo e comprende lo sconto del 50 p.c. delle bollette per tre anni a vantaggio dei cittadini e delle aziende di Piombino e degli altri comuni compresi nell’area di crisi industriale complessa, ovvero Campiglia Marittima, San Vincenzo e Suvereto.
Le opere compensative il cosiddetto – memorandum Piombino – prevede una cabina di regia di cui faranno parte la Regione Toscana, la presidenza del Consiglio dei ministri, i ministri competenti e il comune di Piombino.
Enzo Sossi