Che la Gestione Associata della Polizia Municipale dell’Elba Ovest avesse riscontrato numerose criticità durante le prime attività rese in regime di sodalizio era già evidente ai più, ma che detto servizio potesse risultare esponenzialmente peggiore del precedente sia per qualità che per quantità del servizio reso ai territori di riferimento è stato per molti una vera sorpresa.
Per chi, come lo scrivente, si occupa da quasi trent’anni (ahimè) di sicurezza, determinati indici e precisi indicatori di un fenomeno statisticamente latente per un probabile futuro infortunio stradale non possono essere lasciati senza seguito ed anche per questa ragione ho pensato di rendere pubblica questa mia denuncia affinché, chi di dovere, possa intervenire e prevenire danni ancora maggiori di quelli fin ora perpetuati al servizio in oggetto.
E’ consapevolezza estremamente diffusa tra i residenti e non, che detto servizio non attua compiutamente gli obblighi d’Istituto, esercitando quasi esclusivamente un’attività repressoria e vessatoria su determinate zone per la sosta di autoveicoli tralasciando quasi totalmente altri servizi altrimenti importanti ( informazioni al turista, presidio di incroci pericolosi, controllo ambientale, centralino per il ricevimento chiamate telefoniche, etc..).
E’ altresì nota e motivo di ilarità presso i numerosi bar la non presenza alla “famigerata” curva di Procchio, dove sistematicamente vi è un parcheggio selvaggio di automezzi posti a nord e sud della medesima, con il frequente non presidio di alcuno; cosa che recentemente ha contribuito al realizzarsi dell’ennesimo incidente stradale.
E’ cronaca dei giorni scorsi la mancata “scorta” della P.M. ad un corteo funebre in Loc. Poggio che per la sola prontezza di riflessi di qualcuno non ha portato ad altri “cortei funebri”.
E’ stata paradossale (ma è anche paradigmatica) la presenza in forze all’evento musicale di fine luglio sulla spiaggia di Procchio, dove l’estrema intensità sonora si è protratta oltre le 03,00 seppellendo di telefonate il centralino dei Carabinieri per i disturbi arrecati.
Per queste ragioni ho investito le Autorità Giudiziarie per esporre questi fatti ed altri collaterali, affinché a tutto questo si ponga fine e si possa ritornare ad un “servizio” vero e proprio alla cittadinanza, che paga il servizio stesso.