Ad uno sguardo superficiale, l’assalto della folla agli edifici governativi in Brasile a sostegno di un ex Presidente sconfitto che fa false affermazioni di brogli elettorali sembra un’imitazione dell’assalto alla democrazia ispirato dall’insurrezione del Campidoglio degli Stati Uniti.
Per le democrazie, la realtà del confronto tra l’insurrezione ispirata da Donald Trump il 6 gennaio 2021 e la rivolta dei sostenitori dell’ex Presidente Jair Bolsonaro soprannominato "il Trump dei Tropici", è ancora più preoccupante.
Il Brasile è in subbuglio dopo che migliaia di sostenitori dell’ex Presidente hanno preso d’assalto il Congresso, la Corte Suprema e il Palazzo presidenziale nella capitale Brasilia. Molti elementi della situazione in Brasile si sovrappongono al conservatorismo populista incarnato da personaggi come Steve Bannon che fa parte della cerchia ristretta dell’ex Presidente Donald Trump negli Stati Uniti, con interrogativi che pare abbiano contribuito ad alimentare la violenza a Brasilia e i dubbi sulle elezioni brasiliane come parte di un tentativo di destabilizzare le democrazie in tutto il mondo.
Le comparazioni pongono anche la questione se gli Stati Uniti, sotto l’assalto del proprio movimento antidemocratico, stiano cominciando ad assomigliare ai disordini politici che da tempo imperversano nelle regioni meno stabili del mondo. Bolsonaro non ha provocato esplicitamente il raduno di manifestanti come ha fatto Trump e non era nel Paese al momento della rivolta.
Tuttavia, ha adottato la strategia di Trump, seminando dubbi sulla legittimità del voto, rifiutandosi di ammettere la sconfitta elettorale e approfittando della disinformazione diffusa sui social media.
Il suo comportamento non è necessariamente un’anomalia in una nazione e in America Latina dove la democrazia è perennemente fragile e a rischio. Il Brasile è stato una dittatura militare fino al 1985. L’erosione della democrazia e l’uso della violenza come strumento politico sono una caratteristica del Sudamerica da molto prima di Trump.
Forse, mentre può sembrare che gli estremisti brasiliani stiano copiando dai loro consoci negli Stati Uniti, viene il dubbio se la democrazia più importante del mondo potrebbe effettivamente avere importato le caratteristiche di società politiche malfunzionanti e caotiche.
Enzo Sossi