Voglio intervenire sul guasto all'ascensore che conduce alla piazzola di atterraggio della eliambulanza Pegaso.
Purtroppo questo è l'ennesimo evento che sottolinea come nella nostra Regione si debba attendere una morte, un disastro, insomma un evento irreparabile per poter accennare ad un cambiamento.
Questa impossibilità a cambiare è determinata dal fatto che le forze politiche regionali ma anche locali sono lontane dalla realtà, sono solo interessate a costruire, mantenere il consenso spesso richiesto ed ottenuto con promesse non poi mantenute.
Prendiamo il problema dell'ospedale di Portoferraio. I sindaci sono saliti sui tetti, hanno urlato la loro protesta, l'assessore e' arrivato con il traghetto, ha promesso, i sindaci si sono placati in nome delle promesse, sono scesi dai tetti e tutto è rimasto com'era, nessun rapporto con la popolazione, nessuna spiegazione degli eventuali progressi, nessuna spiegazione di cio' che non si era ottenuto e che si doveva ancora fare.
Ai cittadini solo la triste storia di un ascensore non ben mantenuto che mette a repentaglio la vita, ma non c'e nota su una direzione sanitaria colpevole, ripeto colpevole di questa cattiva manutenzione, nessuna nota né dalla Biscotteria, né da Firenze.
Ormai l'accordo tra il Governatore di Firenze ed i sindaci dell'Elba e' quello di far digerire ai cittadini elbani la chiusura di fatto dell'ospedale, una padella su un tetto e poco altro di essenziale, altrimenti ben altro sarebbe stato il comportamento dei rappresentanti del popolo elbano.
Essi avrebbero dovuto informare i cittadini che ci sono difficoltà a mantenere in piedi un servizio chirurgico specie nell'emergenza e nella traumatologia ortopedica da condividere con Piombino e Cecina e con il convitato spesso di pietra Livorno.
Gli anestesisti-rianimatori sono arrivati, e con grande sforzo da parte del generoso primario di Livorno, ma alcuni sono anche andati via, perché, per dei giovani medici, rimanere all'Elba vuol dire anche avere dei benefits che l'invoglino a rimanere all'Elba.
Un esempio è la Blunavy che con la meta' del prezzo di Moby Toremar ti fa attraversare il canale.
Ed allora viene da domandarsi perche' gli albergatori trovano una soluzione eccellente ed i politici locali non trovano una soluzione per un problema pressante sanitario che coinvolge i cittadini da loro governati?
E' arrivato un bravo primario di medicina interna, ma lo si sta davvero aiutando per poter avere una vitale integrazione con i medici di famiglia del territorio elbano?
Si sta pensando a costruire una Casa della Salute all'Elba?
Parlano i politici locali di questi problemi reali con i cittadini? Non mi pare, dopo le urla ed i tetti, sono tutti andati ad ancorare le loro navi nel porto delle nebbie più fitte.
Sanno i cittadini quanto sono aumentati i voli dell'eliambulanza?
Si tiene un registro aggiornato di questi voli diurni e notturni?
Si tiene un registro aggiornato di quanti trasporti per nave in ambulanza vengono fatti con cittadini elbani e non malati e trasportati in "continente" per impossibilita' ad essere gestiti nell'ospedale di Poroferraio?
Non vedo dati, non vedo analisi, vedo solo un assordante silenzio . Qualche tempo fa scrissi una dettagliata proposta per il mantenimento dell'ospedale di Portoferraio, per una sua riconversione.
Quella proposta, fatto salvo piccoli avanzamenti, è rimasta disattesa, ed ora si parla di ascensori e si da ovviamente la colpa al caso che non funzionano! Mi aspetto che un giorno da quell' improbabile padellone sopra l'ospedale, di cui vidi bambino porre la prima pietra dal ministro Togni e che vidi finito quando ero già medico avviato, un elicottero venga giu' spinto dalle raffiche di una fortissima sciroccata. Possibile che non i capisca che alla Toscana, hic stantibus rebus, e' necessaria una quarta eliambulanza di stanza all'Elba? L'eliambulanza di Grosseto potrebbe essere alleggerita dei tantissimi voli sull'Elba e dedicarsi anche al territorio di Arezzo che ha molte parti completamente scoperte come la difficile Valtiberina.
L'elicottero elbano presidierebbe la costa, avrebbe una sua base a terra piu' sicura, avrebbe competenze su Capraia e potrebbe interagire con la Corsica del nord, su Pianosa e Gorgona e le altre isole dell'arcipelago, potrebbe interagire meglio con gli ospedali di Livorno, Cecina, e Piombino.
L'interazione tra Grosseto e Massa sarebbe una sinergia virtuosa in termini di medicina dell'emergenza urgenza. Le competenze mediche ed infermieristiche si moltiplicherebbero fino all'eccellenza nazionale. Dobbiamo capire che l'economia di questi voli verso centri piu' qualificati va cercata nella diminuzione delle spese sanitarie sul paziente che è meglio trattato, non muore, non rimane gravemente handicappato.
Dunque qualità e sicurezza sono le due stelle polari. Ma sono capaci questi politici regionali e locali disattenti ai bisogni sanitari dei cittadini elbani piu' in difficolta' di altri ma che comunque pagano le stesse tasse degli altri? La risposta ad oggi è no, speriamo rinsaviscano, si facciano tornare ragione e voce. Governare vuol dire avere dati, analizzarli e da essi trarre scelte da condividere in modo onesto e trasparente con i cittadini che debbono essere spronati ad una partecipazione cosciente attiva, consapevole mossa dalla testa e non dalla pancia.
È finita l'epoca delle promesse non mantenute, oggi e' necessaria una consapevole esplorazione della verita'.
Con affetto e sempre a disposizione per la mia cara Elba , lo scoglio che ha riempito la vita di mio padre che la scoprì dopo la guerra, tutta la mia vita da bambino ad uomo, la vita di mio figlio da bambino ad uomo e la vita del mio nipotino bambino
Giorgio Tulli
Gia' Direttore del Dipartimento delle Terapie Intensive e Medicina Perioperatoria dell' Azienda Sanitaria Fiorentina , oggi consulente della Agenzia Regionale della Sanità Toscana e della Fondazione Sicurezza in Sanita'