I contenuti della manifestazione piombinese erano chiari: “Per la giustizia climatica, Liberiamoci dal fossile e dalle opere inutili. NO rigassificatori, NO trivelle, NO gasdotti”.
Queste parole d’ordine hanno fatto venire a Piombino per partecipare alla manifestazione delegazioni di forze organizzate da tutte le parti d’Italia.
È abbastanza strano che il sindaco piombinese, noto per le sue posizioni contrarie al rigassificatore a Piombino ma a favore dei rigassificatori e alle trivelle “altrove” abbia partecipato ad una iniziativa indetta con quelle parole d’ordine e con un corteo composto dalle varie realtà di “altrove”.
Se poi alcuni manifestanti, anche provenienti da “altrove” (dove il sindaco vorrebbe mettere i rigassificatori), hanno visto questa contraddizione e lo hanno contestato, bè questo ci sta, è nell’ordine normale delle cose, perché meravigliarsi? Anzi mi sembra giusto.
Adriano Bruschi - Legambiente Valdicornia