Cerchiamo di capire un paio di cose:
Sull’interruzione della registrazione alla nascita dei bambini di coppie omogenitoriali: il Parlamento ed il Governo italiano, noncuranti delle ripetute sollecitazioni della Corte Costituzionale, non hanno ancora colmato un vuoto normativo sui diritti delle famiglie omogenitoriali e relativa prole.
Questo per uno Stato ed una società costituzionalmente basati sull'uguaglianza è inaccettabile oltre che anticostituzionale.
Sul riconoscimento del rapporto di filiazione all'interno dell'Unione Europea, bocciato al Senato: l'obiettivo della proposta e di rafforzare la protezione dei diritti fondamentali dei minori all’interno di un altro Stato della suddetta UE compresi il diritto all’identità, la non discriminazione, la successione, la vita privata e familiare ponendo al primo posto l’interesse superiore del minore. Questo per uno Stato ed una società costituzionalmente basati sull'uguaglianza è un dovere.
Come ci ricorda la presidente di Famiglie Arcobaleno Alessia Crocini “i bambini e le bambine con due mamme e due papà esistono già in Italia […] Ogni giorno vanno a scuola, entrano negli studi pediatrici, giocano nei parchi e nei campi sportivi, frequentano corsi di musica, come tutti i loro coetanei, senza avere i diritti di tutti i loro coetanei”.
Le stime parlano di 150.000 famiglie omogenitoriali, ma anche se fossero 150 meriterebbero comunque pieni diritti e dignità.
Domani, sabato 18 marzo, molte associazioni scenderanno in piazza a Milano e Firenze. Chi può, chi riesce, vada a sostenere questa ennesima battaglia di civiltà.
Linda Del Bono