La piattaforma potrebbe essere bandita. Il Ceo di TikTok Shou Zi Chew giorni fa si è presentato davanti alla commissione della Camera degli Stati Uniti, ultima di una serie di momenti chiarificatori che hanno messo a nudo l’ostilità di Washington a Pechino e ha sottolineato come la Cina sia sempre più vista, dai repubblicani e dai democratici, non solo come una minaccia alla sicurezza e al dominio economico degli USA, ma anche come la nuova sfida ideologica, come lo fu l’Unione Sovietica nel secolo scorso. La possibilità che TikTok di proprietà cinese possa anche solo come ipotesi essere usata dal Partito Comunista Cinese per raccogliere informazioni su milioni di cittadini occidentali è stata ripetutamente sollevata specialmente negli Stati Uniti, sebbene non ci siano prove che Pechino abbia spiato le persone nel mondo attraverso l’applicazione. La piattaforma cinese continua a sostenere di avere preso ogni precauzione per proteggere i dati degli utenti da Pechino, ma pare che le domande dei legislatori a volte sembrano essere dirette nei confronti del PCC. La stessa presidente della commissione, Cathy McMorris Rodgers deputata dello Stato di Washington, durante l’udienza ha detto chiaramente di non fidarsi che l’App di danza virale amata dagli adolescenti avrebbe – mai abbracciato i valori occidentali della libertà, dei diritti umani e dell’innovazione – aggiungendo che secondo lei dovrebbe essere bandita del tutto. Il segretario di Stato Antony Blinken ha alimentato la speculazione secondo cui il tempo potrebbe scadere per TikTok, già vietato sui telefonini dei governi negli Stati Uniti, Unione Europea, Francia, Canada, Belgio e Danimarca. Blinken ha affermato di ritenere che TikTok fosse un rischio per la sicurezza. L’udienza è un ultimo tentativo di rendere tangibile uno scontro a lungo previsto tra la superpotenza esistente, gli Stati Uniti, e quella nascente, la Cina. Il Presidente cinese Xi Jinping non ha fatto molto per placare la crescente ansia occidentale; si è recato a Mosca in visita al Presidente russo Vladimir Putin dopo essere stato accusato di crimini di guerra dalla Corte Penale Internazionale e non ha lasciato dubbi sul fatto che intende sfidare la politica, l’ordine e il sistema internazionale a guida degli Stati Uniti dalla fine della Seconda guerra mondiale. L’App cinese, probabilmente, se fosse di proprietà coreana o spagnola non sarebbe in una tale situazione.
Tuttavia, in ogni caso TikTok è coinvolta in forze geopolitiche tra Stati Uniti e Cina che sono molto più grandi della sua vasta base di consumatori che sollevano domande a cui si sta rivelando sempre più impossibile rispondere, almeno per la soddisfazione di Washington e del Congresso statunitense.
Enzo Sossi