Lunedì mattina presenteremo una mozione nella quale si richiede all’Amministrazione, in grande ritardo su questo tema, di adeguare il regolamento per la celebrazione dei matrimoni civili ai tempi che corrono. È il momento di offrire nuovi servizi e presentare nuove possibilità ai convolanti a nozze, allo scopo di rendere il nostro Paese, sofferente nella prima parte della stagione, maggiormente attrattivo e competitivo.
I matrimoni sono diventati un business. Al principio di questo 2023 scriveva l’autorevole Sole 24ore «..Il turismo dei matrimoni riprende quota e nel 2022 registra un fatturato di 599 milioni, ben l’11% in più rispetto al 2019, l’ultimo anno di normalità prima della pandemia..».
Il regolamento attuale prevede che residenti, non residenti e stranieri, divisi per tariffe, possano celebrare il loro matrimonio solamente nella anonima sala consiliare, che non è il Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio, o nel giardino sottostante, che purtroppo non assomiglia minimamente a quello dell’Isola Bella.
Altri comuni hanno già cominciato da molti anni a valorizzare scenari unici, primo passo fondamentale per la fiorente tendenza del destination wedding. Sempre più stranieri guardano l’Elba come una metà esclusiva e indimenticabile dove congiungersi in matrimonio. Inoltre, il wedding tourism è diventato un caposaldo dell’accoglienza elbana specialmente nei mesi di bassa stagione.
Per fare due esempi, la vicina Marciana e Capoliveri hanno rivisitato i loro regolamenti con delibere del lontano 2015, offrendo molte opzioni suggestive ai nubendi. A Marciana è possibile scegliere tra alcune sedi distaccate, quali alcune spiagge o la meravigliosa Fortezza Pisana. A Capoliveri c’è l’imbarazzo della scelta grazie a un regolamento dinamico che prevede la collaborazione tra l’Ente e le strutture ricettive le quali hanno come pertinenze delle concessioni demaniali.
A nostro avviso, il comparto dei matrimoni potrebbe recare notevoli benefici alla filiera turistica ampliando le occasioni di scelta di un viaggio all’Elba e a Marciana Marina, nonché la notorietà del brand Isola d’Elba promosso a fatica dalla GAT, al netto dei recenti risultati di giugno forniti da Federalberghi Confcommercio, affatto soddisfacenti visto il calo di presenze. Marciana Marina ha perso parte della sua attrattività ed è uno dei Paesi dell’Elba maggiormente colpiti dal dato negativo. Le cause sono molte e l’Amministrazione ha il dovere di indagare e guardarsi attorno: regolamentare i riti civili nei luoghi simbolici del lungomare come sotto la Torre – e magari sulla sua sommità – al Cotone o al moletto, potrebbe rappresentare una nuova opportunità per incrementare le presenze.
Ricordiamo alla Sindaca che sono già sei anni che è alla guida del Paese e la invitiamo ad accogliere la nostra mozione e farsi promotrice di una vantaggiosa – per Marciana Marina – discussione interna al Consiglio.
Mentre scriviamo e a conferma di quanto sostenuto, facciamo notare un bell’articolo della wedding planner Rossella Celebrini uscito alla stampa poche ore fa, circa il matrimonio di una coppia australiana di origini elbane celebrato nella piazzetta "Italo e Ario Sapere”; anche Porto Azzurro dunque «inaugura l’apertura ai matrimoni in luoghi non convenzionali».
Di seguito il testo della mozione che presenteremo:
Alla spettabile Amministrazione di Marciana Marina, con lo strumento della mozione si intende indirizzare il vostro operato per quanto concerne il regolamento comunale sulla celebrazione dei matrimoni civili verso importanti modifiche dell’articolo 2 “luoghi e orari di celebrazione”; la nostra proposta è quella di offrire la possibilità a tutti i richiedenti, secondo le modalità permesse dalla legge, di celebrare il matrimonio civile in Piazza Bernotti, spiaggia della Fenicia, Scali Mazzini; sulla Torre degli Appiani, una volta accessibile, o nella suggestiva piazzetta del Cotone. E di dedicare uno specifico spazio sul sito dell’Ente con tutte le informazioni per sposarsi a Marciana Marina.
Gruppo consiliare “Per Marciana Marina” – Flavio Mazzei, Francesco Lupi, Alberto Citti.