Riceviamo e Pubblichiamo
A pochi mesi dalla scadenza del mandato, è tempo di capire cosa ne è stato del programma di “Cosmopoli Rinasce”, che tanto aveva appassionato gli elettori di Portoferraio.
Dopo le belle promesse della campagna elettorale, vediamo cosa ha partorito la Giunta.
Forse le campagne di ascolto con i cittadini, le assemblee permanenti, la riduzione delle tariffe per i servizi, il decoro urbano e la pulizia della città, oppure i piani del traffico, del verde, o del colore?
E’ rinata forse Piazza della Repubblica, la sua Agorà, restituita alla Città nel suo splendore, con l’Arsenale delle Galeazze ristrutturato, come il Coppedè?
No, non ci siamo andati nemmeno vicini.
Magari si poteva promettere un po’ meno, tentare di tenere in ordine la Città con una gestione oculata e facendo, almeno ogni tanto, qualcosa “di sinistra”, ma nemmeno questo.
Resta una Città triste, piena di sterpaglie e di buche, con i turisti che finiscono con le auto sulle scalinate e negli interminabili cantieri a cielo aperto del centro storico, ristoranti e bar con arredi e stili fusion, senza alcun minimo senso di armonia urbana.
La cosa peggiore è la rassegnazione dei Portoferraiesi, che non sanno più a che santo votarsi.
Avanti quindi con il tiro al piccione, come l’articolo di ieri del Sig. Elio “Storia triste di una famiglia che da Piombino arriva a Portoferraio e si ostina a volerla visitare” scritto da un turista (o un ferajese sotto mentite spoglie, ma cambia poco).
Qualcosa però sta per nascere, ma si tratta di nuovi aumenti di tariffe ed imposte, in un quadro di bilanci non approvati, pignoramenti al Comune da parte di creditori non pagati e pesanti deficit strutturali in corso di accertamenti da parte della Corte dei Conti.
Staremo a vedere cosa ci riservano questi pochi mesi di fine mandato, ma salvo improbabili miracoli, all’orizzonte di Portoferraio ci sono grosse nubi scure, che promettono tempaccio.
Paolo Di Tursi
Gruppo consiliare “Forza del Fare”