La stagione turistica di quest’anno non ha fatto registrare la sperata normalità, a cui eravamo abituati prima del Covid. Occorre responsabilmente tirare le somme e valutare i risultati, comparandoli con altre destinazioni turistiche e con il contesto socio-economico e politico che stiamo attraversando.
Per questo, serve un’attenta analisi dei punti di forza e di debolezza elbani in termini di attrattività ed offerta turistica, e successivamente avviare un serrato confronto tra gli operatori del settore, la G.A.T. (Gestione Associata del Turismo) e le istituzioni, per concordare un percorso di sviluppo sostenibile ed orientato alle nuove esigenze di mercato.
Un progetto di "sviluppo sostenibile" deve essere improntato ad una intelligente coniugazione di fattori, con alla base la salvaguardia ambientale e naturalistica, la morfologia del territorio, l'insularità, le attività economiche presenti sull'isola, le infrastrutture esistenti comprese le relative lacune e le esigenze della comunità elbana. Una visione allargata e moderna che possa armonizzare tutti questi aspetti, per progettare l'Elba dei prossimi anni.
È con questi obiettivi che AssocomElba e Confindustria organizzano il convengo: “Isola d’Elba: Stati generali del turismo sostenibile”, che si terrà a Portoferraio giovedì 5 ottobre, con la partecipazione delle organizzazioni nazionali di Federturismo Confindustria, Assomarinas, Confindustria Alberghi e Confindustria Nautica, che collaboreranno alla costruzione del progetto di sviluppo turistico sostenibile.
Il presidente della Confindustria LI MS, Cav. Lav. Dott. Piero Neri, sottolineando lo spirito innovativo dell’aggregazione, ha sostenuto: “Poiché stiamo attraversando una fase di importanti cambiamenti del tessuto economico, in particolare nei territori della fascia costiera della Toscana, abbiamo condiviso il progetto di un’importante componente dell’imprenditoria dell’Isola d’Elba, rappresentata da AssocomElba. Il progetto infatti si coniuga bene con l’aggregazione che a fine anno concluderemo con la Confindustria di Firenze. Le attività economiche della nostra regione hanno bisogno di sfide innovative per integrare le specificità che caratterizzano la manifattura e i servizi per lo sviluppo del turismo”.