Caro Direttore,
a una coppia che chiedeva consigli circa un loro possibile trasferimento stabile sull'isola rispondeva una Gentile Signora fiorentina dal nickname terensilliano che descriveva con queste parole le "bellezze" elbane:
"Noi che veniamo da una città in cui le istituzioni sono ancora attente ai bisogni dell'essere umano, in cui le leggi esistono e le puoi sbandierare ... dove gli animali sono tutelati ... per noi è stato inconcepibile vivere in un luogo in cui non viene rispettato quasi nulla e che il non rispettare sia preso come atteggiamento imperante. Nessuno denuncia nessuno, vige l'omertà e le istituzioni sonnecchiano...
L' ospedale è praticamente inesistente e se hai problemi gravi devi prendere la nave e farti molti km per trovare strutture e competenze specialistiche.
Se hai un animale domestico, ancora peggio poiché non esiste reperibilità notturna e neanche un servizio veterinario specializzato in diagnostica e chirurgia specialistica.
Anche un mio amico ex poliziotto volle finire gli ultimi mesi di onorato servizio sull'isola ... Accadde che non vedeva l'ora di finire il servizio poiché non pensava di essersi ritrovato "nel terzo mondo" con caserme fatiscenti e colleghi che avendo preso "l'aria elbana" facevano il minimo indispensabile. Ti auguro di non ritrovarti mai a fare una denuncia... perché credimi ne esci pazzo. (...)
O accetti questo sistema di vivere un po' da far west che ad occhi ignoranti appare come "isola felice" il fatto che puoi fare come ti pare e nessuno ti dice nulla purché tu stesso poi non dirai nulla,oppure non ci puoi vivere."
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Orbene: Firenze è certamente una bellissima città, è servita da ottimi ospedali e sicuramente ci sono veterinari fantastici che operano h24 anche sulle patologie animali più complesse. Ma è anche stabilmente fra le 10 città con più alto tasso di criminalità, "vanta" 2.000 senzatetto (dietro solo a Milano, Roma e Palermo) e non arriva al 60% di raccolta differenziata. Ma veniamo alle "accuse" della nostra amica.
Cominciamo dal Far West omertoso che dovrebbe contraddistinguerci, roba che in confronto Caivano o Castelveltrano sono cittadine svizzere con le caprette che ti fanno ciao. All'Elba credo ci sia (fortunatamente) una delle più imponenti concentrazioni di Forze dell'Ordine d'Italia. Nei miei anni "milanesi" non mi è stata chiesta una sola volta la patente, qui sappiamo benissimo che ognuno di noi viene controllato a un posto di blocco almeno 3/4 volte all'anno. Non conosco i dati sul tasso di criminalità, ma se si esclude qualche rissa o furto di biciclette estivo e qualche - inevitabile, come ovunque - sparuto episodio grave mi pare che l'"isola felice", almeno dal punto di vista della sicurezza sia assolutamente tale.
E questo soprattutto grazie alle succitate Forze dell'Ordine che alla faccia "dell'aria elbana" non mi pare proprio si limitino al "minimo indispensabile", come dimostrano i continui controlli - a volte ovviamente con relativi verbali e se del caso, arresti - che vanno dalla sicurezza stradale alle attività produttive, dal contrasto al narcotraffico agli abusi di qualunque genere. E la presunta "omertà" mi pare smentita da fatti importanti ancora recenti, con denunce, arresti e processi che hanno visto sia assoluzioni che condanne "eccellenti".
Abbiamo delle carenze? Certo. Ma l'ospedale non è "inesistente": è vittima, come ovunque, dei tagli mostruosi apportati da governi multicolori. E solo negli ultimi tre anni il personale ospedaliero di Portoferraio ha brillantemente risolto con grande professionalità una decina di casi purtroppo occorsi a me e ai miei familiari. E oggettivamente, anche se per molte necessità è indispensabile continuare a lottare per servizi di base più efficienti (e per un adeguato servizio estivo sia di base sia di PS), non si può pretendere che un'isola da 20.000 abitanti (effettivi) disponga di un super-ospedale al top per qualsivoglia patologia. Così come se anche tutti noi auspichiamo - oltre al fantomatico canile, ma vabbé, lasciamo perdere la fantascienza - la reperibilità veterinaria notturna e festiva (peraltro realizzabile a costi accettabili e, cinicamente, pure con grossi benefici pubblicitario/turistici), un'imprecisata "chirurgia veterinaria specialistica", magari in grado di trapiantare il fegato a un Carlino cirrotico pare un po' pretenziosa per quella che è pur sempre un'isoletta.
Tu che ne pensi?
Yuri
Caro Yuri
Firenze è una città che conosco ed amo, profondamente, forse pure perché ci ho vissuto alcuni dei momenti più belli della mia vita. Ma - hai ragione - definirla come una specie di Eden dove tutto fila a meraviglia, contrapponendola alla realtà che avremmo prodotto noi selvaggi elbanesi mi pare più che un pelo azzardato.
Tra l'altro la storia ci narra che furono i fiorentini a produrre "I piagnoni" e le invettive della signora mi paiono in una certa continuità con le infuocate prediche del Savonarola, solo che il Frate, poi gentilmente arrostito dai suoi stessi concittadini, se la prendeva proprio con loro, non era venuto a scassare le gioie qui nel Lontano Ovest (Far West appunto) oltremarino della Toscana.
A me non piacciono coloro che criticano tutti e tutto per partito preso, i Piagnoni che "denunciano" veri o supposti mali senza mai sentire le ragioni altrui, senza comunque passare da un generico e spesso impraticabile rivendicazionismo, dal pontificare su scienze e discipline che spesso ignorano, al costruire, al confrontarsi nelle più giuste sedi.
E poi non mi piacciono quelli che invocano la "volontà del popolo" che non li ha eletti né incaricati, autoproclamandosene interpreti.
Ne abbiamo già di ottima produzione locale, non c'è bisogno di importarne altri.
E se qualcuno leggesse queste frasi con un "tutto va ben madama la marchesa" si sbaglierebbe di grosso. C'è molto e di serio da fare (a partire dai nostri destini marittimi che proprio a Firenze si decidono) per migliorare i margini di vivibilità dell'Isola (dove comunque la qualità dell'esistenza non è già poi così malvagia), ma ad esempio inventarsi offensive panzane sul non operato delle forze dell'ordine o sull'efficienza degli operatori sanitari che ci vengono sparagninamente concessi da Governo e Regione - svilendone l'impegno a tratti massacrante - è intollerabile.
Mi sia concessa una finale citazione arcaico-ferajese dedicata alla signora:
"ma se ve ne stevete e 'un ci andevete, quanto meglio che facevete!"
sergio