Il documento approvato da tutti i Sindaci e dalla Amministrazione provinciale sulle problematiche dei collegamenti marittimi con il continente mi ha piacevolmente sorpreso. Ogni tanto un po’ di unità di intenti non fa male.
Contiene proposte assolutamente condivisibili, sacrosante. Se accolte ci consentirebbero di fare un grosso passo in avanti nella qualità del servizio. Vorrei aggiungerne un’altra: la cancellazione di quell’ingiusto balzello che dobbiamo pagare solo sulla Toremar se, per non perdere il traghetto, non abbiamo avuto il tempo di fare il biglietto. E’ assurdo, incomprensibile che lo richieda proprio una Compagnia che beneficia di un finanziamento pubblico.
L’attuale Assessore regionale Baccelli, rispondendo ad una interrogazione presentata dal Consigliere Landi ha dichiarato che Toremar ha “assolto a tutti gli impegni contrattuali”.
Ha dimenticato qualcosa. Lo scorso anno, proprio all’inizio della stagione estiva, abbiamo patito ritardi e soppressione di corse per un grosso guasto che ha avuto l’Oglasa. Ebbene nel contratto di servizio stipulato nel 2012, all’art.6, è scritto che Toremar deve assicurare la continuità delle corse programmate anche “durante i periodi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle navi garantendo eventualmente la disponibilità a qualunque titolo di navi di riserva”. Era quanto mai necessario rispettare quella clausola contrattuale se si utilizzano tutte le navi della flotta per effettuare, insieme a Moby, 100 corse giornaliere. Ed era quanto mai opportuno che la Regione, ogni anno, ne pretendesse ed accertasse il rispetto, considerata la vetustà del naviglio.
E a proposito di vetustà lo stesso Assessore, presente all’Elba durante il caos dello scorso anno, ha riconosciuto la necessità di “ringiovanire la flotta”. Sarà bene che i Sindaci chiedano che il ringiovanimento non avvenga solo con l’acquisto di navi meno vecchie di quelle offerte in sede di gara, ma anche con il varo di qualcosa che sia “nuovo di zecca”. E questo dovrà essere scritto a chiare lettere nel bando.
Ricordo che nel 1980, appena 5 anni dopo la nascita di Toremar avvenuta nel 1975, furono varate l’Oglasa e il Marmorica. Erano gli anni in cui si credeva molto nella necessità di una gestione “pubblica” di certi servizi essenziali, come lo sono quelli marittimi per le piccole isole. Altri tempi!
All’art.20, comma 4, del contratto di servizio si legge che il Governo regionale “può chiedere a Toremar la realizzazione di ulteriori investimenti con risorse messe a disposizione dalla Regione”. Ebbene sono passati 12 anni, ma quella richiesta non è mai stata fatta. Anche questo paragrafo dovrebbe essere mantenuto nel futuro bando e nel nuovo contratto, magari sostituendo quel “può richiedere” con un “ si impegna a richiedere” e fissando un termine entro il quale debba attivarsi e reperire le risorse necessarie.
D’altra parte fino ad oggi la gestione del trasporto marittimo non ha poi pesato molto sui bilanci regionali. Dal Consigliere Landi apprendiamo che la Regione ha versato a Toremar, dal 2012 al 2022, quindi in 11 anni, 173 milioni di euro. Ma non va dimenticato che, in base al decreto legge n°135 del settembre 2009, che trasferì alle Regioni la competenza sui trasporti marittimi, per il medesimo periodo la nostra ha ottenuto dallo Stato un contributo annuo di 13 milioni. Per un totale, in 11 anni, di 143 milioni. Inoltre ha ricevuto GRATUITAMENTE la proprietà di Toremar. Proprietà che poi ha ceduto alla Moby, incassando 10 milioni e 285 mila euro. Insomma sarà il caso che, nei prossimi anni, “maturi” un impegno più consistente per un servizio che è di vitale importanza per l’Elba e per le altre isole dell’arcipelago.
Riusciranno i Sindaci e l’Amministrazione provinciale ad ottenere qualcosa di buono? Non posso fare a meno di sperarlo, anche se non ne sono tanto sicuro. Comunque staremo a vedere.
Giovanni Fratini