Mozione consiliare: una sola data per Santa Chiara. Chiediamo alla Giunta di deliberare il ritorno della festa patronale alla tradizionale giornata unica del 12 agosto e lavorare fattivamente per far rifiorire una manifestazione sofferente e ormai poco originale.
L’associazione pro loco ha promosso una assemblea pubblica con all’ordine del giorno l’analisi della stagione estiva e la futura programmazione. Evento naturale, questo, viste le lamentele che abbiamo registrato per un cartellone di eventi poco apprezzato; critiche che hanno incoraggiato altre critiche e monopolizzato l’attenzione di tanti durante l’estate appena trascorsa. Ma, soprattutto, assemblea necessaria e rispettosa della cittadinanza e dei circa 200.000 euro di denari che le appartenevano. Parlando a cuore aperto e a conti fatti, il nostro gruppo concorda nel fatto che, a fronte delle risorse economiche avute a disposizione negli ultimi anni, l’offerta dell’associazione non ha sempre sortito gli effetti sperati. Detto questo, viva la trasparenza: i cittadini meritavano questo incontro.
«..da qui deve partire una riflessione su come allestire eventi capaci di catalizzare l’attenzione su Marciana Marina, manifestazioni che possano richiamare centinaia di persone da tutta l’isola. Siamo convinti che non sia la quantità che premia una buona gestione degli eventi ma la qualità degli stessi. Noi si spera che in futuro possiate manifestare un atteggiamento maggiormente cooperante e una più felice disponibilità al confronto..»
Questo scrivevamo all’interno di un nostro intervento, quali spettatori interessati alle recenti discussioni. Ciò che ci auguriamo, è che l’associazione faccia tesoro delle valutazioni dei cittadini, noi compresi, e chiarisca quale sia la loro aspirazione, la loro visione per Marciana Marina: tanti, forse troppi eventi finalizzati ad intrattenere, con fortuna alterna, soltanto gli ospiti presenti o realizzare alcune manifestazioni sistematiche e memorabili in grado di richiamare veramente migliaia di persone da altre parti dell’Elba? In questo caso, eccetto un paio di serate, non ci siamo proprio. E ogni paragone con i cartelloni di altri Paesi è irragionevole, se non capriccioso: a Campo, Capoliveri o Porto Azzurro, non hanno la nostra grande necessità di attirare visitatori, considerate le decine di strutture ricettive in più che hanno a disposizione nei dintorni e una cultura dell’intrattenimento giovanile consolidata e dominante rispetto alla nostra.
Purtroppo con nostro amaro stupore la riunione è stata organizzata per il primo pomeriggio di venerdì: impossibile partecipare per chi lavora, impossibile partecipare per i proprietari di seconda casa che sostengono parimenti con i loro tributi le casse del Comune. A nostro avviso, questa data e questo orario disincentivano la partecipazione, sempre se auspicata. Nelle associazioni è consuetudine promuovere le assemblee o in orario serale o in un giorno festivo, perché non tutti sono pensionati o lavoratori stagionali.
Detto questo, ci sembra onesto nei confronti dei cittadini offrire un contributo alla causa, frutto di confronti con loro e paragoni – eloquenti – con un passato degno di memoria.
Per questo motivo crediamo sia opportuno partire da una “nuova” Santa Chiara, con il ritorno delle celebrazioni religiose il 12 agosto. L’ultima due giorni è stata sicuramente l’emblema della modestissima stagione estiva sotto il profilo della partecipazione agli eventi marinesi. Complice anche il calo di presenze generale, mai vista così poca affluenza in occasione della festa patronale. Tanto che il giorno dopo è parsa paradossale la nuotata nel miele dell’Amministrazione quando azzardava sulla stampa un romanzesco componimento a carattere encomiastico.
La verità è che lo spettacolo piromusicale, seppur eccezionale dalle nostre parti, non attira più come prima, ormai standardizzato in ogni paese o addirittura frazione dell’Elba. Abbiamo visto “fuochi” ovunque sull’Isola, tranne forse al Maciarello. La divisione della manifestazione in due serate è sfortunata e dispersiva, né carne né pesce. E’ triste vedere il lungomare desolato durante la processione dell’11 agosto, se a confronto con il giorno successivo, quando tuttavia si offre soltanto i fuochi d’artificio a mezzanotte.
Servono maggiore intrattenimento fin dal tardo pomeriggio, il ritorno in grande del mercatino estivo per incentivare una sorta di “shopping night”, giochi di luce, arte, musica live, costume e originalità. Santa Chiara deve tornare ad essere l’evento più atteso dell’anno, pianificato a dovere e simbolo della nostra comunità. Serve affidarsi a professionisti o a persone creative come accaduto per la festa delle Cinquecento.
Il bello della storica manifestazione era la mescolanza di sacro e profano, della Santa e dei fedeli che si facevano spazio su un lungomare realmente gremito di persone che si aprivano con rispetto e curiosità. A nostro avviso dobbiamo ripartire da zero e tornare alla soluzione plurisecolare sarebbe un buon inizio. Chiediamo dunque alla maggioranza di aprire un valido discorso con la Diocesi e con il nuovo parroco per raggiungere l’obiettivo che tutti in Paese sperano: festeggiare Santa Chiara il 12 agosto come da tradizione, perché da quando la manifestazione viene divisa ha perso il suo grande fascino.
Di seguito, alcuni spunti di riflessione che alleghiamo in maniera schematica. Queste nostre proposte e osservazioni, saranno inviate alla associazione pro loco.
Avvisiamo la Sindaco e la maggioranza che siamo disponibili a un incontro con loro anche su questi punti, oltre che discutere apertamente nei termini della mozione in Consiglio Comunale.
Delocalizzazione degli eventi e più attenzione ai giovani
Per questo 2023 l’unico “teatro” degli eventi è stata Piazza Vittorio Emanuele II. Non se ne capisce il motivo e invitiamo tutti i cittadini a diffidare circa giustificazioni vaghe in burocratese su piani della sicurezza o “supercazzole” varie che lasciano il tempo che trovano e, sinceramente, imbarazzano. Basti ricordare il passato o addirittura l’estate precedente quando musica fu anche a Scali Mazzini o Piazza Bernotti e in più occasioni. Abbandonate, quest’ultime, come Piazza della Vittoria: l’angolo del “Barlume” è uno dei più suggestivi e fotografati del Paese: valorizzarlo con alcune serate musicali sarebbe doveroso. Inoltre, abbiamo constatato pochissima attenzione per i generi musicali in voga tra i giovanissimi, la cosiddetta generazione Z, verso i quali sarebbe opportuna una maggiore sensibilità con almeno un paio di eventi dedicati.
Maggiore collaborazione con i comuni limitrofi
L’Elba è molto grande e merita tanti eventi, anche nella stessa data. Ma invitiamo a una maggiore solerzia nella collaborazione e comunicazione con le pro loco del versante occidentale per evitare accavallamenti irritanti, almeno per le date più rappresentative di ogni comunità. Se a Ferragosto è naturale che ogni Comune abbia la propria serata d’intrattenimento, non capiamo perché lo scorso 18 agosto un bellissimo evento come Radio Varsavia, tributo al maestro Franco Battiato, è coinciso con il divertente, folcloristico e affollato Palio di Sant'Agabito. Almeno con i “cugini” di Marciana, collaboriamo strettamente!
Le notti tematiche
Le feste a tema, le feste colorate, incuriosiscono, attraggono e soprattutto mobilitano. E sono a basso costo. Assieme al Santo Patrono, è opportuno rammentare il passato e pianificare una festa meravigliosa come furono le notti blu, bianche o rosso-blu marinesi.
Come dimenticare la serie di eventi, anche sportivi, che dal primo pomeriggio proseguivano fino a tarda notte. Sono passati molti anni e ricordiamo con grande amarezza la mobilitazione generale di quelle occasioni che avevano il merito di stimolare la grande creatività dei nostri esercenti/cittadini i quali addobbarono strade e piazze, ognuno nel suo piccolo, con fantasiose creazioni a tema. Tra le molte postazioni musicali, ne ricordiamo una nella celebrata piazzetta del Cotone, oltre alle belle rievocazioni storiche che coloravano il lungomare. Marciana Marina si merita ancora una giornata e una notte così.
Tributi musicali e musica “made in Elba”
I tributi ai grandi della storia della musica funzionano. Nazionale e internazionale. Sono quel genere di manifestazioni che cercano coloro che vanno in vacanza, non potendo nessun Comune elbano, in questo periodo storico, per ovvi motivi economici e di spazio, portare nomi altisonanti. Con tutto il rispetto per la musica proposta che, seppur piacevole, ha un pubblico a dir poco ridotto. Consigliamo almeno cinque di questi tributi, andando anche a ricercare band specializzate che si esibiscono nelle piazze italiane, con attenzione a diversificare per genere musicale; e una maggiore partecipazione al fortunato progetto che ormai tutti conoscono (Elba Music Awards), appoggiato invece con successo da altre amministrazioni. La nostra unica data deve almeno triplicare. Sacrificando quella musica di nicchia che, dato di fatto, ha avuto meno fortuna e richiamo, o qualche comico il quale si ascolta più volentieri in televisione o a teatro.
A ragion veduta, anche gli artisti elbani dovrebbero essere scelti con il criterio della varietà. Una bella voce femminile è mancata, quest’estate. Ideare un festival ricorrente nelle settimane di altissima stagione, con più musicisti e più cantanti in più zone del Paese, sarebbe una buona idea. Sull’isola esistono una ventina di artisti che si esibiscono costantemente, coinvolgiamoli il più possibile.
Una programmazione degli eventi definitiva stabilita per tempo
Il cartellone degli eventi dovrebbe essere già definitivo a maggio e non a “pezzi e bocconi”, almeno per ciò che concerne le serate più importanti e dispendiose. E ben pubblicizzato. Il “concertone” di fine estate, estremamente costoso (Diodato: 38.000 euro) – che saltarlo in nome di 4/5 belle serate musicali in più non sarebbe un delitto – dovrebbe svolgersi la settimana dopo Ferragosto e non durante un anonimo giovedì di inizio settembre come accaduto quest’anno. La programmazione e le tempistiche sono essenziali; poi è lecito inserire durante l’estate nuove date di eventi minori, poco significativi e per un pubblico circoscritto, dalle molteplici finalità.
In conclusione, ci auguriamo che l’assemblea sia foriera di possibilità e che il Direttivo impari dai propri errori. Sarebbero molte le questioni da toccare, come la gastronomia tradizionale locale. Con tutti i ristoranti che abbiamo, quante idee per la bassa stagione ci vengono in mente. Anche qui, il pensiero volge al passato e non per colpa nostra: che bellezza sarebbe rivedere il lungomare pieno di gente e di stand, allestiti e curati magari proprio dai nostri imprenditori.
Gruppo di minoranza consiliare “Per Marciana Marina”
Flavio Mazzei, Alberto Citti, Francesco Lupi