Ci fa piacere vivacizzare il Paese con buone discussioni. Da un anno a questa parte parecchi si sono risvegliati dal torpore a suon di domande e mozioni. Siamo contenti che il Comitato porto comune abbia battuto un colpo dopo un lungo periodo di silenzio e abbia fatto presente di essere vivo, vegeto e solerte. Benissimo! Allora aspetteremo le risposte perché la deliberazione sulla riqualificazione del lungomare che ci ha mosso è importante, ambigua e dimostra che il Piano Regolatore Portuale è in vigore. Sicché il Comitato se n’è accorto: ci piace pensare che sarebbe intervenuto anche senza la nostra schietta, ma innocente, “provocazione”.
Ci preme tuttavia sottolineare solamente un punto, essenziale, di fronte a tutti i cittadini.
Come chiaramente espresso lunedì nel nostro comunicato, noi elogiamo lo strumento urbanistico che, come dimostrato dall'atto dell'amministrazione Allori, è in funzione e permetterà loro di intervenire per migliorare – si spera – Marciana Marina. Che, signore e signori, ne ha assoluto bisogno. Senza la variante del regolamento urbanistico nessun progetto sarebbe possibile. Nessuno dei tanti possibili e immaginabili. Ecco perché la bontà di questo strumento, che qualche Amministrazione, prima o poi, doveva portare avanti.
Eppure collegarci perfettamente al passato è un errore – auspichiamo non intenzionale – è l’unica arma rimasta contro il nostro rinnovato gruppo, contro il nostro nuovo movimento civico. Il Comitato può alludere ciò che vuole ma non troverà mai nostre dichiarazioni a favore del «progetto» bocciato dai cittadini. Di conseguenza è impossibile risultare «ostinati». Purtroppo il seme è stato piantato al tempo dell’ultimo voto proprio da qualche «cittadino concitato» nonostante le nostre chiare volontà di procedere per gradi vagliando ipotesi tecniche alternative. Anche il nostro programma è sempre lì, a disposizione.
Perciò non ammettiamo fraintendimenti, nemmeno in buonafede. E ci sentiamo di ribadire che, ascoltando i compaesani, permane una certa confusione sul controverso sistema lungomare – porto, àmbiti intimamente e urbanisticamente legati tra loro, che oggi presentano palesi criticità mai risolte e una prospettiva nebulosa. Senza l’esistenza del Piano Regolatore Portuale è impensabile la crescita qualitativa del nostro borgo marinaro, includendo nel discorso le desiderate rivisitazioni che mai abbiamo negato di voler ponderare, con attenzione e rispetto di tutte le parti.
Rimbalziamo qualsiasi stravolgimento del nostro pensiero. Non portiamo maschere. Siamo altresì sostenuti da personalità che al tempo aderirono alla mobilitazione del Comitato, collaboriamo con alcuni che sostennero con grandi aspettative lo stesso. Tra noi è vivo il dibattito, senza muri o animi intransigenti. E reclamiamo lo stesso rispetto che si crede pretenda il Comitato quando dichiara di non essere un organo «..né strumentale né tantomeno strumentalizzabile..». Noi, li crediamo.
Salutando e ringraziando il Comitato, del quale la prossima occasione ci piacerebbe conoscere firme e direttivo, ricordiamo loro che siamo sempre ben disposti a qualsiasi colloquio per il bene del Paese. Ci conforta saperli attivi, nonostante nella risposta non siano entrati nel merito della questione: evidentemente staranno attendendo i passi, lenti e prudenti, dell’amministrazione comunale. Se il Comitato si ritiene sempre attento alle sorti di Marciana Marina, noi lo siamo altrettanto, specie verso ogni spreco di denaro pubblico e lo dimostreremo ancora.
Concludiamo condividendo un loro passo ci trova in accordo: «Comprendiamo che, specie al giorno d’oggi, sia difficile credere che possano esserci intenti avulsi da interessi personali». E’ proprio vero.
Flavio Mazzei, Francesco Lupi, Alberto Citti
Gruppo di minoranza consiliare “Per Marciana Marina”