«L'Osservatorio per la continuità territoriale delle isole dell’arcipelago toscano può essere uno strumento utile e necessario purché abbia un potere propositivo e sanzionatorio reale e sia un organismo snello e non faraonico com’è attualmente, vale a dire che in esso ci sia un delegato dei lavoratori pendolari, un solo rappresentante delle organizzazioni sindacali del mare e un solo incaricato dalle associazioni economiche e vi sia un inviato dall’autorità marittima e di quella portuale, i soli sindaci dei comuni dei porti di arrivo/partenza dei traghetti, nonché un incaricato della provincia di Grosseto e di quella di Livorno che lo presiede.
In conclusione non più di tredici persone.
Teniamo presente che l’Osservatorio può controllare unicamente il rispetto del contratto di servizio della compagnia marittima in convenzione (Toremar, fino alla fine dell’anno 2024 con i traghetti di proprietà del gruppo Onorato Armatori) sovvenzionata dalla Regione Toscana, quindi pagata con i soldi dei cittadini, mentre Blu Navy e Moby non hanno nessun obbligo verso il servizio che potrebbero svolgere solo nei mesi estivi, come ora fa la società Corsica Ferries che naviga solo quando c’è il traffico turistico, cioè si piglia la polpa e in inverno lascia l’osso agli altri».
Lorenzo Marchetti