Abbiamo appreso da un comunicato del Sindacato CSA a firma del Segretario Regionale CSA Toscana, tale Andrea Sedicini, in qualità di “rappresentante dei dipendenti” del Comune di Portoferraio, dell’esistenza di una forte polemica per i cattivi rapporti con “l’amministrazione uscente, il cui fallimento gestionale peraltro è oggetto d’indagine da pare della Procura della Corte dei Conti,…:”; il comunicato prosegue poi affermando che la stessa Amministrazione “…. non ha mai minimamente voluto affrontare i nodi strutturali che hanno generato malcontento e disaffezione in molti dei dipendenti comunali. Come CSA abbiamo più volte ribadito che, vista la scarsità degli organici a disposizione, è fondamentale motivare il personale attualmente presente e elevare la qualità della contrattazione decentrata per attivare forme di welfare e previdenza per il benessere lavorativo. Un sistema premiale che non ha visto alcun riconoscimento per le professionalità presenti all’interno dell’Ente…..”
Visto il contenuto diffamatorio del comunicato, è doveroso fare chiarezza su tutte le questioni sollevate.
Il primo luogo preme informare i cittadini che il Sedicini è totalmente sconosciuto all’Amministrazione Comunale poiché non si è mai presentato né a titolo personale, né per conto del Sindacato che dice di rappresentare.
Dell’esistenza della sigla sindacale CSA sul territorio, l’Amministrazione Comunale ne ha avuto notizia non a seguito della presentazione di proposte di miglioramento dei rapporti con i lavoratori (mai depositate!), ma quando ha ricevuto la notifica di un esposto nel corso dell’anno 2023 presentato dal Sindacato alla Presidenza del Consiglio (Funzione Pubblica) contro i provvedimenti presi dalla Giunta per sopperire alla mancanza del Comandante di Polizia Municipale.
In quell’occasione l’Amministrazione scelse di gestire il Comando nei limiti temporali previsti dalla Legge, con l’assegnazione di mansioni superiori a dipendenti anziani in servizio, in perfetta sintonia peraltro, con le odierne rimostranze del Sindacato: fa impressione leggere oggi nel comunicato che non si è “visto alcun riconoscimento per le professionalità presenti all’interno dell’Ente” quando invece l’Amministrazione non fece altro che valorizzare i propri dipendenti.
Per la cronaca, la Presidenza del Consiglio non ha minimamente preso in considerazione l’esposto che è stato archiviato.
Sul fatto che “il CSA Sindacato rappresenta i dipendenti comunali”, si ha notizia che gli iscritti rappresentano forse lo 0,047% dei dipendenti del Comune: come può affermare il Sedicini di rappresentare i dipendenti comunali?
Con riferimento alle attività sindacali, si informa che nel corso dell’anno 2023 si sono svolte le elezioni per nominare rappresentanti dei dipendenti (RSU) sotto le varie sigle sindacali, al tavolo di concertazione istituito dall’Ente: in quella sede, dove la Parte Politica non è presente per legge, i dipendenti eletti, con il Segretario ed il Dirigente del personale, partecipano direttamente alle varie trattative, per discutere di tutte le questioni dei lavoratori e per formulare proposte all’Amministrazione Comunale per migliorare le condizioni di lavoro e remunerative del personale.
Bene: il CSA Sindacato non ha presentato candidature per l’elezione di propri rappresentanti al tavolo, mentre invece i Rappresentanti Sindacali del CSA sono stati regolarmente convocati dal Segretario Comunale ai tavoli di concertazione dal momento storico in cui si sono manifestati, cioè dal 2023, e non da due anni come dice il Sedicini.
Preme sottolineare che grazie ai buoni rapporti tra l’Amministrazione Comunale e le Rappresentanze Sindacali (Sindacalisti e Lavoratori), si è potuto precedere nel corso del mandato alla ricostruzione dell’organico dell’Ente completamente distrutto e l’ottimo lavoro svolto al tavolo delle trattative (tutto composto da dipendenti comunali con il CSA Sindacato totalmente assente dal 2019 fino all’autunno 2023), ha permesso di raggiungere grandi risultati nell’interesse dei lavoratori. Inoltre, tutte le proposte del tavolo sono sempre state accolte ed inserite negli atti di programmazione di competenza della Giunta e del Consiglio Comunale.
Poi il Sedicini afferma “che la legge di bilancio 2023 consentirebbe lo svolgimento per almeno sei progressioni di carriere per gli attuali Istruttori nell’Area dei Funzionari” e soprattutto, che si potevano fare: nulla di più falso poiché i conti dell’Ente ne consentono solo 2, nei limiti delle disposizioni che regolano i procedimenti di riequilibrio dei conti che ha attivato il Comune, e solo dopo aver approvato gli strumenti di programmazione, sospesi dal 2022, e il rendiconto 2023, tutti documenti in fase di approvazione.
Infine, su “L’amministrazione uscente, il cui fallimento gestionale peraltro è oggetto d’indagine da pare della Procura della Corte dei Conti”, Sedicini fa una grave affermazine falsa e si chiarisce per l’ennesima volta che non è in corso nessuna indagine della Procura della Corte dei Conti nei confronti dell’attuale Amministrazione che invece ha semplicemente adottato le misure di riequilibrio finanziario necessarie e definite dalla Corte dei Conti con riferimento alla contabilità ed ai dati relativi ai rendiconti degli anni 2015-2019, come gestiti e trasmessi dai Funzionari comunali per gli stessi anni.
Questa grave affermazione del Sedicini sulla gestione dell’Ente da parte dell’Amministrazione, sarà valutata ai fini della tutela del Comune nelle opportune sedi giudiziarie, nell’interesse di quei lavoratori che hanno contribuito a ristabilire gli equilibri economici e finanziari dell’Ente, ed a ricostruire la pianta organica. Resta naturalmente immutata la disponibilità dell’Amministrazione Comunale al dialogo con i Sindacati nella speranza di discutere di questioni relative ai lavoratori e di ricevere attraverso i tavoli istituzionali di concertazione, proposte giuridicamente sostenibili.
L’Amministrazione Comunale di Portoferraio