Venerdi 4, si è svolto il congresso "Quale Elba per il futuro" organizzato dalla Fondazione della Libertà per il Bene Comune nel quale esponenti della politica, della cultura e dell'economia hanno trattato i molteplici aspetti e le possibili prospettive della condizione turistica elbana. Le riflessioni di Paola Mancuso.
"Ho sinceramente apprezzato l'iniziativa della Fondazione della Libertà a Portoferraio.
Trovo di enorme importanza il potenziale ruolo che soggetti come questo possono svolgere anche nel nostro territorio per riaprire un confronto e tornare a parlare di politica, giocando la scommessa di un grande recupero di credibilità tra la gente e per la gente.
E così che la vera strada da percorrere è quella di un nuovo modello di rapporti che abbandoni contrapposizioni fini a se stesse che continuano al contrario ad essere la nostra debolezza.
Gli interventi, tutti di alto spessore tecnico, hanno lasciato infatti l'idea di un'Elba in moto ma talora priva di un interlocutore politico capace di guidare processi chiari e diretti a conseguire tappe più alte, fin quando ne avremo le forze.
Occorre riscrivere dunque il linguaggio della politica ed in particolare della nostra, abbandonando la demagogia e parlando di concrete soluzioni di fronte alla possibilità di valorizzare ogni contributo specie quando - difronte ai nostri diritti stremati - le posizioni si avvicinano chiedendo unanimente atti di rispetto e tutela di questa isola.
Si risolverebbe così quella contraddizione tra la necessità di qualificare la nostra offerta turistica a fronte di una progressiva dequalificazione delle nostre condizioni di vita".
Paola Mancuso