Capoliveri riesce ad esprimere una sola lista ed il sindaco più votato (e che ha più governato nella storia del “Vicolo Elba” ed ha cambiato le sorti del “Paesello”) resta mestamente alla finestra. Marciana si ripresenta la lista uscente...
A Portoferraio la situazione politica non appare essere migliore. E’ andata di scena arroganza e supponenza. Il sindaco uscente, da più di un ventennio in politica e già assessore al bilancio, ha imposto la sua ri-candidatura e dopo un cinquennio fallimentare ha preteso di giocarsi la rivincita, oscurando i tentativi politici di costruire alleanze progressiste del PD, del M5S, di alcuni esponenti di Verdi e Sinistra e di RC. L’impreditore Nocentini è “sceso in campo” con la Lega di Salvini-Vannnacci (rappresentata localmente dall’amico Fornino ed i suoi “pard” in deciso calo nei favori dell’elettorato nazionale), mettendo alla porta l’alleanza con Fratelli d’Italia e Forza Italia, tra l’altro due partiti in ascesa di consenso elettorale nel paese.
Uno sgarbo ai referenti locali, di destra e di sinistra, che sono stati con “arroganza e supponenza” decisamente ridimensionati e messi fuori dal “campo” da due capilista dal discutibile spessore politico.
Un noto giornalista del “Vicolo Elba“, maestro di cronaca politica e già segretario del PD (o PDS?) di Portoferraio, ha definito la sinistra come un “Campo di Fave” nel significato lessicale del toscano volgare. Purtroppo ho solamente visto un grande campo di cocomeri: grossi frutti che si ingrossano al sole mostrando una sola faccia. Spesso inconsapevoli (ed incapaci di auto-critica) lasciando marcire il lato acerbo che guarda la terra.
La lista Nocentini (Group) capitanata dall’incontestabile e benvoluto Tiziano, priva della necessaria esperienza politica, appare essere supportata da discutibili (pards) protagonisti del passato politico recente, pronti a scendere in “campo” ed a correre in soccorso del carro dei vincitori. Quest’ultimi si dovranno confrontare con un costante conflitto di interessi fra il privato imprenditoriale e l’interesse pubblico: i sindaci De Santi e Ferrari ed il tecnico Eller, già esperto taumaturgo di dissesti comunali a Rio e Viareggio.
La lista Zini del sindaco uscente ri-presenta i suoi precedenti candidati, con quale esclusione ma già “pronti in panchina per entrare in campo”, sorprendentemente oggi alleati con la passata Lista dell’opposizione di centro destra Meloni. Quando governo ed opposizione si mettono d’accordo la politica si ammala gravemente di “consociativismo” e gli avversari diventano “Pards”; forse così sarà anche in caso di vittoria della lista Nocentini.
Dopo le metafore calcistiche ed i riferimenti fumettistici a Tex Willer, l’unica scelta contro il consociativismo politico resta Bene Comune…la lista per tutti i cittadini che vogliono tornare ad essere protagonisti del governo del loro comune.
Ai Portoferrajesi, sonnambuli che vivono svegli ma incoscienti, a quelli che dicono “ la politica non mi interessa” e “sono tutti uguali, maggioranza ed opposizione”, suggerisco almeno di andare a votare ed esprimere il loro pensiero. Le schede bianche e gli astensionisti possono continuare felici a sognare, come sonnambuli, svegli incoscienti e magari contenti, ma non provano nemmeno a cambiare il futuro del mondo in meglio per i loro figli.
Claudio Coscarella, candidato nella lista Bene Comune
Nota del Direttore
Gentile Dott. Coscarella, visto che evidentemente a me si riferisce (parlando di un noto giornalista), senza commentare i suoi punti di vista amministrativi, la pregherei però (a proposito di leguminose) di non scrivere inesattezze, o vere e proprie panzane.
Mi corre in proposito l’obbligo, sorvolando su quel "maestro" a presa per i fondelli, di precisarle:
a) Sono (le assicuro non da solo) un semplice elettore incazzato, per il consueto spappolarsi del possibile fronte progressista, che ho definito (nella sua totalità) da volgarone qual sono: “campo di fave”, dando la responsabilità del mancato accordo esattamente al 50% a ciascuna delle due parti in causa. Più di uno tra coloro che con lei si candidano o supportano la sua lista, potrà testimoniarle che la mia linea è sempre stata quella dell’unità di chi si oppone alla destra, fosse anche costata una trattativa fino allo sfinimento; ma evidentemente anche stavolta ho già perso;
b) Dal 1968 al 1991 sono stato iscritto al PCI (del quale a Portoferraio sono stato per 4 volte segretario) e successivamente, per un breve periodo, in continuità, segretario del PDS (che, forse lei non ricorda bene, ma era un po’ diverso dal PD), dopo il 94, senza incarichi di particolare rilevanza, sono stato iscritto ai DS e successivamente a SEL: fine; da anni ormai non ho alcuna tessera di partito in tasca. Le chiarisco però che non solo non sono stato segretario del PD, ma non sono stato mai neppure iscritto al PD, E NON HO MAI MESSO LA MIA CROCE SUL SIMBOLO DEL PD, NEPPURE UNA VOLTA. Non sarebbe stato né disdicevole né un crimine, ma comunque “sono innocente”, quindi, Dottore, è pregato di non arruolarmi d’ufficio con chi e laddove le torna comodo;
c) Faccio solo il giornalista – questa l’ha azzeccata – e continuerò a lavorare in campagna elettorale come ho cominciato: dando il solito spazio e la stessa dignità alle idee di tutti, mi siano politicamente contigui o meno, senza fare endorsement nei confronti di chicchessia. Personalmente per la prima volta in vita mia, non dichiarerò pubblicamente per chi voterò (alle comunali) tanto per l’amaro che ho in bocca, quanto perché ancora non lo so.
Con tanti auguri di una brillante affermazione elettorale