Il 2 giugno sarà il 78° anniversario della Festa della Repubblica. Ogni città e borgo italiano ricordano questo giorno come la data per festeggiare e per non dimenticare il referendum istituzionale del 1946. È il giorno di una breve tregua politica in quello che sembra essere uno dei periodi più feroci della storia moderna globale con la guerra in Ucraina, a Gaza, nel Mar Rosso e nel Myanmar.
Per la prima volta anche le donne italiane poterono esercitare il proprio diritto di voto, per scegliere tra monarchia e repubblica e chi avrebbe composto l’Assemblea costituente.
Le celebrazioni per la Festa della Repubblica coinvolgono ogni anno con la sfilata ai Fori Imperiali a Roma le Forze Armare, quelle di Polizia, il Corpo dei Vigili del Fuoco e la Croce Rossa Italiana. La festa degli italiani con in prima fila il Presidente Sergio Mattarella accompagnato dal Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni e dagli altri componenti del governo.
Questo giorno di festa nazionale non ci deve fare dimenticare chi ha fatto diventare realtà, anche a costo della vita la nostra libertà e quella degli altri, perché la libertà non è mai stata garantita. Anzi.
Ogni generazione deve guadagnarselo, lottare per esso, difenderlo nella battaglia tra autocrazia e democrazia, tra avidità di pochi e i diritti di molti. È importante, è fondamentale, è vitale.
La democrazia è più di un semplice sistema di governo. È l’anima stessa dell’Italia. È il modo in cui siamo stati in grado di adattarci costantemente nel corso del tempo. È per questo che siamo sempre emersi da ogni sfida – dal terrorismo alla mafia – più forti di quando siamo entrati. Così ci riuniamo in questo giorno di Festa della Repubblica come un’unica nazione unita dagli ideali di libertà, uguaglianza e fraternità.
Buona Festa della Repubblica a tutti gli italiani nel mondo, fate parte di una grande famiglia che non dimentica i propri figli.
Tuttavia, nessuno può prevedere come andrà a finire con tutte le fibrillazioni e le guerre nel mondo, e il tentativo di sovvertire l’ordine internazionale da parte della Cina e Russia.
Enzo Sossi