Siamo ormai agli ultimi giorni di campagna elettorale e si susseguono incontri, confronti, interventi di supporter da una e l'altra parte.
Abbiamo iniziato questo cammino alcuni mesi fa, quando il Partito Democratico prese un'iniziativa nei confronti delle altre forze di centrosinistra, per costruire un'alternativa unitaria forte che arginasse il pericolo di consegnare Portoferraio alla destra di Meloni e Vannacci.
Quel tentativo non andato a buon fine ha avuto il risultato di coinvolgere in un nuovo progetto, guidato dal sindaco Angelo Zini, anche Sinistra Italiana e di favorire quell'incontro, fortemente auspicato, tra la politica progressista e il mondo civico venuto in parte dall'esperienza della passata amministrazione e in parte da una componente nuova e radicata nella società.
Quella che ne è scaturita è una lista civica forte aperta alla società e legata dalla condivisione di valori, programmi e progetti. Fanno pensare, in questi giorni, i tentativi di accostare le forze organizzate del centro destra o addirittura la monarchia alla candidatura di alcuni esponenti indipendenti della lista civica che sostiene Zini. Sembra che la paura di perdere stia facendo novanta.
Credo, è una mia opinione, che all'inizio di questa campagna elettorale ci fosse un divario da colmare tra Zini e Nocentini.
Per nessun merito, sia chiaro, ma solo per la “novità” e per gli anni difficili che questa amministrazione ha dovuto affrontare, forse sbagliando a non spiegarli adeguatamente.
Sono convinto oggi che tale distanza si sia gradualmente accorciata fino a circa una settimana fa quando è iniziato il vero “testa a testa”.
Con una parabola automobilistica qualcuno aveva accostato la situazione al Gran Premio di Montecarlo dove il pilota inseguitore aveva fatto ogni sforzo e si era riportato “in coda” al battistrada fino a raggiungerlo.
Ora però c'è il momento più difficile, quello del sorpasso. Sapevamo che Zini avrebbe potuto contare su una marcia in più nei confronti diretti, così è stato. In più si è registrata l'assenza del sig. Nocentini all'incontro con il CNA, non certo un segno di rispetto del quale nemmeno pare che si sia scusato, verso una parte importante della società elbana.
Ma ad aprire un varco inaspettato è stato un personaggio politico capoliverese che, reduce dall'impossibilità di creare una lista per concorrere nel “suo” comune ha, per così dire, offerto la sua collaborazione a Nocentini.
Si intravede quindi la possibilità che la squadra che malauguratamente potrebbe guidare la città in caso di vittoria di quest'ultimo, si riveli una raccolta dei peggiori amministratori dell'Isola del recente passato, una sorta di disastrosa nazionale degli ex. De Santi vicesindaco, Mario Ferrari, Barbetti che scende dal colle per istruire i ferajesi.. per non parlare degli ex consiglieri dell'amministrazione Ferrari (Fornino, Cherici e Tamagni) e di qualche altra vicinanza “sospetta” degli ultimi giorni.. eccolo! “Il Nuovo che avanza!”.
Ciliegina sulla torta il Dr. Eller, già tristemente noto alle cronache di Rio Elba, Sesto Fiorentino e Messina. Basta cercare su Google e il gioco è fatto.
Il tutto non può neanche essere mitigato dall'affermazione di Nocentini ai Vigilanti “comunque alla fine decido io”, alla quale tutti ormai stentano a credere.
La scelta sta agli elettori, ai cittadini di Portoferraio, che dovranno decidere se Angelo Zini dovrà portare a termine i tanti progetti, le tante iniziative, le tante cose iniziate oppure dovrà fare spazio ad una restaurazione mascherata da rivoluzione, per rimettere in mano il comune a chi lo ha consegnato nel 2019 nelle condizioni in cui lo ha ritratto la corte dei conti.
Massimo Scelza - PD Elba