Inutile girarci intorno. A Portoferraio abbiamo perso. Però ci abbiamo provato.
Sapevamo che la partita sarebbe stata difficile e che la strada sarebbe stata in salita, ma ci abbiamo provato. Con i mezzi di chi si autofinanzia con i contributi delle cene elettorali, con i fondi derivanti da ore di lavoro alle Feste de l'Unità e con un po' di autofinanziamento; saltava subito agli occhi la differenza tra i manifesti con i rendering appoggiati sulle sedie alle Ghiaie ed il maxi schermo all'Arcipelago. E gli occhi si sono riempiti, ovviamente.
Altri si sono riempiti la pancia durante la festa itinerante, durata un mese, di preludio all'elezione del nuovo sindaco.
Noi ci abbiamo provato.
Sapevamo che la destra unita a Portoferraio è difficilmente contrastabile (FDI oltre il 36%) se non con una proposta forte e unitaria del centrosinistra. Anche qui abbiamo tentato ma il desiderio, di qualcuno, di abbattere il PD, come già accaduto in precedenti elezioni, ha preso il sopravvento.
Così ci siamo trovati circondati, sotto un fuoco incrociato che ha dato i suoi frutti.
Ce l'abbiamo messa tutta. Perché credevamo che Angelo Zini fosse una risorsa troppo importante per poter essere dispersa nella difficile situazione in cui versa Portoferraio, perché credevamo e crediamo ancora, che solo in mani competenti sarebbe stato al sicuro il nostro futuro.
Ci siamo spesi, mi sono speso, esponendomi anche personalmente. Sono il segretario del PD dell'Isola d'Elba oltre che un “consigliere uscente”.
Lo rifarei ancora.
Speriamo, come hanno creduto i cittadini portoferraiesi, di esserci sbagliati. Hanno scelto diversamente. Ne prendiamo atto e ci prepariamo a svolgere al meglio il nostro ruolo di opposizione, nelle istituzioni e nel paese.
In bocca al lupo al nuovo sindaco di Portoferraio, alla sua squadra ed a noi portoferraiesi.
Massimo Scelza - PD Elba