I risultati delle elezioni Europee e comunali all’Elba denotano un arretramento democratico ma anche possibilità di speranza, soprattutto per quel che riguarda il buon risultato dell’Alleanza Verdi Sinistra alle Europee che a Marciana Marina e Capoliveri arriva a percentuali superiori a quelle già entusiasmanti a livello nazionale.
AVS è ormai una presenza consolidata tra l’elettorato elbano alla quale bisognerà dare una struttura organizzativa e comunicativa più solida.
Ma la vittoria della destra e le liste uniche che si sono presentate a Capoliveri e Marciana – e la bassissima affluenza di Marciana Marina che finora era uno dei Comuni dove si votava di più – ci parlano di una disaffezione alla partecipazione democratica che è una ferita per tutte le forze progressiste e di un civismo elettoralistico indistinto che si è trasformato in mancanza di civismo reale, di interesse per il governo della polis.
L’aver accettato nel passato di partecipare a liste dove dentro ci poteva e può stare tutto e il contrario di tutto ha annichilito la partecipazione in favore di piccoli e grandi interessi. Ma non è probabilmente più quello il livello per governare un’Isola ricca e importante come l’Elba. E su questo sarebbe bene che le forze di progresso riaprissero con serietà un discorso di revisione amministrativa comprensoriale.
Portoferraio sembra – per ora – un caso a parte.
Ma le prime scelte della giunta del neosindaco Nocentini, con i suoi assessori esterni, parlano di un modello che sembra cambiare, con il Consiglio comunale svuotato dei suoi poteri e in cui le decisioni vengono prese da gruppi di potere esterni e dove i consiglieri serviranno solo ad alzare la mano per approvare decisioni già prese. In campagna elettorale la compagine vincente – che non è stata votata nemmeno da un bel pezzo di elettorato di centro-destra – ha dichiarato di essersi messa all’ascolto della città, ma dopo aver ascoltato sembra essersene dimenticato e abbiamo la netta impressione che farà quel che viene deciso nelle segrete stanze e da persone non elette.
Vediamo che qualcuno esulta per aver liberato Portoferraio dall’ex sindaco Zini, forse non accorgendosi di aver aperto le porte a invasori stranieri. Ma Sinistra Italiana è convinta che questa nuova pagina di divisione del campo progressista vada chiusa al più presto e che le elezioni abbiano dato, a livello politico e comunale alcune chiare indicazioni: l’autosufficienza del PD non esiste e non può essere una strategia, così come non si può far finta di non vedere cosa succede al di fuori delle mura di Portoferraio dove si appoggiano Sindaci dichiaratamente di destra pur di “vincere”. E quella politica dell’autosufficienza e dei molti forni locali non è fortunatamente più quella della segretaria nazionale del PD.
Ma nemmeno l’avversione verso il PD può rappresentare una politica e i numeri ci dicono che a Portoferraio si è persa un’occasione.
Ringraziamo le nostre compagne che generosamente hanno fatto campagna elettorale pur sapendo di avere poche speranze di passare di fronte a diversi signori delle preferenze. Alleanza Verdi Sinistra con Sinistra italiana, si è messa coraggiosamente a disposizione dell’unità. Ma questa frattura a sinistra ha colpe e ragioni antiche – inspiegabili per chi è giovane - e non può essere il nostro destino futuro.
Quella che emerge dai risultati elettorali è, a sinistra, una foto un po’ datata e, a destra, uno connubio tra i poteri forti che ha deciso di prendersi la Città e una destra poco convinta e che ha dovuto ingoiare il rospo di un Sindaco che ha messo alla porta i Partiti che hanno la maggioranza politica a Portoferraio, insomma una dicotomia che non può portare a nulla di buono.
Per questo bisogna fare punto e a capo e lavorare da subito per pensare a costruire il cantiere dell’alternativa da Portoferraio a tutta l’Elba, partendo da quel che siamo per diventare quel che vorremmo essere, pensando al futuro sostenibile e pulito, ai giovani e alla costruzione di una nuova classe dirigente e di una nuova sinistra così come hanno fatto le compagne e i compagni che generosamente si sono spesi in queste elezioni.
Lo si può fare solo con un’opposizione democratica e intransigente. che rimetta insieme i pezzi di una divisione per consegnare a chi verrà dopo una proposta di governo unitario e progressista per Portoferraio.
Da subito Sinistra Italiana è pronta a dare vita ad un Circolo all’Elba, che si stacca da quello di Piombino e Val di Cornia, di cui ringrazia il Segretario Francesco Ghini che ha condotto gli iscritti elbani in questo tragitto comune. Sinistra Italiana, dentro AVS - Alleanza Verdi Sinistra ci proverà, con tutta la sua autonomia, con tutta la sua voglia di unità del campo progressista, per battere le destre e costruire un’alternativa politica e culturale di governo.
Sinistra Italiana - Circolo Isola d’Elba