Portoferraio: Chiusura della salita che porta a Forte Stella. Sono un proprietario, architetto, e da circa 40 anni mi occupo della manutenzione/restauro e della sicurezza del Forte Stella per conto del Condominio. Mai, in tutti questi anni si era creata una situazione di difficoltà e pericolo quale quella di questi ultimi due anni. Da due anni siamo chiusi, sigillati, costretti ad assumerci dei rischi altissimi non solo nei nostri confronti ma anche nei confronti dei turisti che vengono a visitare il Forte.
Per esempio: qualcuno si sente male e l’Ambulanza non può passare. Scoppia un incendio ed i vigili del fuoco non possono arrivare. Manca l’acqua e la autocisterna non può salire. Dobbiamo svuotare le fosse e l’Autobotte dello spurgo non passa. Poi ci sono impellenti necessità di manutenzione a facciate e tetto da cui volano tegole, finestre alte le cui persiane si stanno scardinando, gronde che a causa del vento cadono e vanno ripristinate o messe in sicurezza. Le Ditte causa la chiusura non vogliono venire oppure raddoppiano/triplicano i costi perché tutto il materiale va portato a mano. E poi viene impedito il normale accesso agli anziani proprietari che hanno difficoltà a trasportare carichi e per i quali il potersi avvicinare più possibile all’ingresso è fondamentale.
Le voci non ufficiali provenienti da area comunale hanno sempre affermato che i pilastrini posizionati a bloccare l’accesso alla salita si possono togliere nel solo caso di emergenza. (I pilastrini in ghisa sono pesanti, il personale di emergenza, spesso volontario, non è preparato a togliere l’ostacolo mentre è in atto una emergenza magari alle 2 del mattino).
Tutte le varie emergenze descritte non sono superabili causa la decisione di chiusura della salita al Forte da parte della passata Amministrazione e dalle decisioni degli uffici tecnici preposti. Vani sono stati i colloqui tentati nel passato con la Amministrazione Comunale, le mail inviate, le PEC indirizzate a Sindaco, Assessori, Tecnici, Vigili Urbani etc. per avere anche permessi temporanei di accesso per far transitare mezzi adeguati ai lavori da fare di manutenzione (lavori con SCIA presentata e nulla osta della Soprintendenza rilasciato). Mai una risposta, mai un cenno di colloquio e confronto da parte della passata Amministrazione attenta (sic) ai bisogni dei cittadini.
La nuova Amministrazione è favorevole alla riapertura (ce l’ha nel programma elettorale) ma si dice che i tecnici comunali preposti hanno bloccato di nuovo tutto affermando che sono in attesa di parere da parte della Soprintendenza sulla compatibilità del passaggio di mezzi su resti di manufatti del periodo mediceo e premediceo rinvenuti durante i lavori. Tali resti riguardano (così si dice) una traccia di mattoni posti a raggera situata all’ingresso del Forte, ed alcuni basamenti in muratura posti a metà della salita appoggiati lungo il lato giardino Palazzina dei Mulini. Questa ultima informazione arrivata sempre attraverso il “si dice news“ sembra una chiara intimidazione rivolta alla nuova Amministrazione perché non proceda alla riapertura.
Se fossero stati trovati reperti importanti Soprintendenza ed Amministrazione Comunale li avrebbero valorizzati lasciandoli a vista e visitabili, testimoni della storia. Evidentemente non lo sono ed una volta reinterrati possono essere protetti superiormente senza modificare la destinazione di uso della superficie. Peraltro già tutta rifatta. Oltretutto potrebbe essere lasciata carrabile la carreggiata con le guide in pietra che salgono fino all’ingresso del Forte e che poggiano sulla roccia modellata ai tempi di Cosmopoli e che nel corso dell’ultimo quarantennio non ha mai avuto un cedimento anche in presenza di passaggio di camion con carichi pesanti.
Questa è la motivazione più recente della chiusura in atto. Ma nel corso degli ultimi 2 anni, la chiusura, ha avuto diverse motivazioni quasi sempre pretestuose e riportate solo per sentito dire (mai è stato concesso di vedere gli Atti inerenti i lavori). Due anni fa era la presenza del cantiere per il restauro del Nuovo Museo. Enormemente sovradimensionato rispetto alle esigenze (vedendo nel corso dei mesi la reale occupazione di mezzi e materiali).
Poi il rifacimento della pavimentazione in coccio pesto (senza coccio perché tutto bianco e diverso dall’unico pezzo antico rimasto). Poi chiusura per contenzioso con la Ditta del Cocciopesto (aprendo al traffico si sarebbero potuti causare dei danni e la Ditta ne avrebbe approfittato per non risarcire il Comune).
Poi chiusura perché sul cocciopesto non possono transitare le auto (la ditta che lo produce, da me sentita, ha smentito). Poi non si può aprire perché non c’è sotto la rete elettrosaldata che supporta il cocciopesto (ci sono foto in cui si vede che c’è). Poi non si può riaprire la salita perché sotto sono stati rinvenuti ambienti ipogei (sotterranei) le cui volte potrebbero crollare se interessate da carichi pesanti. Sempre chiacchiericci, passa parola, mai un comunicato per informare il cittadino.
Mi sono chiesto più volte perché gli uffici preposti debbano tenere questo comportamento così insensibile alle esigenze delle persone che abitano a Forte Stella ma anche ai Portoferraiesi che stanno in prossimità del Forte (Su tutti il caso della Sig.ra Paesani). Quale pena dobbiamo scontare?
Possiamo pensare a due motivazioni.
La prima è che gli uffici difendano il proprio lavoro che evidentemente fanno con passione e di questo gliene siamo grati. Ma ogni progetto (in questo caso quello di liberare il Centro storico dalle macchine e valorizzare alcune aree dello stesso) deve confrontarsi con esigenze reali presenti e non semplicemente non rispondere o rispondere NO su tutte le problematiche e richieste che emergono.
La seconda motivazione, non esplicitata direttamente, è che sotto sotto c’è la convinzione che i proprietari del Condominio Forte Stella hanno espropriato i cittadini di Portoferraio di un bene (Forte Stella) considerato pubblico. Ed in qualche modo questo peccato originario lo devono scontare.
Gli studiosi della storia di Portoferraio sanno bene come si siano sviluppate le vicende storiche che hanno portato il Forte a diventare da proprietà demaniale, proprietà privata. Ma sanno anche che gli attuali proprietari nulla hanno a che fare con quelle vicende. E oltretutto nelle varie compravendite la Soprintendenza di Pisa mai ha esercitato il diritto di prelazione sempre possibile sui beni monumentali tutelati con DM che siano oggetto di compravendita.
Il Condominio Forte Stella, questo bene della Città di Portoferraio, cerca di mantenerlo nel migliori dei modi facendo riferimento alle professionalità importanti presenti all’interno del Condominio, ma in primo luogo rendendolo fruibile a cittadini e turisti. Il Forte Stella è visitabile p.e. in orari più ampi di quelli in cui è aperto il Forte Falcone grazie all’impegno della Cooperativa Cisse affidataria delle aperture (che beneficia integralmente dei proventi degli ingressi reinvestendoli nelle proprie attività sociali) ed in particolare del Sig. Luciano Pieruzzini, al cui impegno ed alla cui passione sono affidate materialmente aperture e spiegazioni introduttive.
Per il Condominio di Forte Stella
Arch. Giampiero Gabelli