Nel programma di "Portoferraio c'è - Tiziano Nocentini Sindaco" la partecipazione viene citata fin dall'inizio come fondamentale, tanto che si può leggere che si renderanno permanenti i gruppi di lavoro che hanno contribuito a scrivere il programma.
Poi, alla prima occasione, quella di nominare le 4 Commissioni Consiliari previste dal Regolamento comunale vigente, i buoni propositi spariscono, e con essi sparisce la possibilità di coinvolgere istituzionalmente (cosa assai diversa dagli amici consiglieri privati) nella gestione del Comune sia i propri eletti che i Consiglieri di minoranza che, ricordiamo a Nocentini, rappresentano la metà +1 degli elettori portoferraiesi.
Rimandare la nomina delle Commissioni alla revisione dello Statuto Comunale che, come è stato annunciato, si intende fare, senza per altro stabilire dei tempi certi e, guarda caso, il coinvolgimento delle opposizioni attraverso la specifica Commissione, è un vulnus alla democrazia e un inaccettabile atto di arroganza, che priva la stessa Amministrazione Nocentini dei contributo che può venire, oltre che dall'insieme dei propri eletti, da un'opposizione costruttiva, ad esempio su questioni come la Sanità, che dovrebbero vedere Portoferraio e l'Elba unite nei confronti di Azienda e Regione.
Ricordiamo infine al Sindaco Nocentini di fare presente a chi mal lo consiglia, che le Commissioni Consiliari non sono un optional, ma sono previste dall’articolo 38, comma 6 del d.lgs. n. 267/2000 e che quindi, la loro mancata istituzione individua profili di illegittimità. Chi mal comincia…
Bene Comune - Portoferraio