Altri morti, altre case distrutte, un'economia a rotoli. Non c'è tanto tempo da attendere perché tutto peggiori, in modo esponenziale. Tutto questo perché “qualcuno - viene detto - ha ragione e quindi (ripeto: quindi) c'è il diritto di fare la guerra”. Cioè di uccidere padri, madri, bimbi etc etc.
Ma gli umani non vengono definiti esseri intelligenti? Che si distinguono, cioè, dalle bestie, che, non essendo intelligenti, vengono definite esseri soltanto “senzienti”, cioè di percepire il loro ambiente e di reagire ad esso in modo appropriato. Non altro. Molte bestie, tipo i cani, per certi aspetti, sono invece ben superiori agli umani, sanno dare affetto e non conoscono la cattiveria (con l'eccezione di alcune razze di cani che sono, per loro natura, più aggressivi e quindi potenzialmente pericolosi. Ma anche in questo caso sono gli umani che dovrebbero fare in modo che non lo siano, ad esempio facendo uscire i cani, solo con l'uso della museruola).
Bisogna dire che uno dei pregi della democrazia è che, spesso, le minoranze contestano. E contestano di tutto, di più, talvolta giustamente, altre volte esagerando. Forse, nella vecchia Europa, non si potrebbe decidere di scatenare una guerra con tanta facilità perché le minoranze avrebbero uno oppure mille motivi per protestare.
E in paesi vicini, chi decide di scatenare la guerra, è sempre un dittatore, cioè uno che comanda senza che ci sia una minoranza. La prova, assolutamente evidente, è che poi il popolo non può protestare contro la guerra e, se protesta, sono guai per chi ha osato manifestare il dissenso!
E comunque, il popolo “nel cui interesse” è stata scatenata la guerra, non avrà nessun vantaggio dalla guerra vinta, perché tanti soldi non sono stati spesi nell'interesse pubblico ma solo per le armi. Senza contare tante persone che sono morte. Ebbene, se qualche popolo ha ragione, c'è solo una strada, la via della discussione, degli aspri contrasti per arrivare ad una qualche soluzione. Ma le armi, mai!
E' triste che, a poca distanza da luoghi dove si gareggia per arrivare primi nelle varie discipline sportive, ci sia chi spara, lancia missili ed uccide “perché ha ragione”.
In che mondo triste viviamo. Non c'è motivo di ritenere che la situazione migliorerà. E anche dalle nostri parti, potremmo risentirne. Preghiamo per un futuro più giusto.
Guido Retali