Carissimo Presidente della Conferenza dei Sindaci Sanità Elbana
Recentemente il Governatore regionale Giani ed il suo Assessore Bezzini hanno dichiarato che il servizio dell’emergenza dell’elisoccorso “… è un fiore all’occhiello della Regione Toscana”.
Siamo d’accordo con almeno due necessari distinguo. Il primo riguarda la spesa regionale che per l'elisoccorso non conosce "tagli o spending review" (al contrario del nostro ospedale isolano e di tutta la sanità toscana). Il secondo evidenzia che l’elisoccorso, allertato dai sanitari del 118, ritorna alla base di partenza vuoto nel 20% delle chiamate.
Attualmente le basi di elisoccorso (Grosseto, Massa e Firenze) in 20 min. di volo coprono tutta la Toscana (tranne Capraia in 35 min.). Correva l’anno 2016 e le missioni elbane erano meno di 10 al mese, meno di 20 nei mesi di luglio ed agosto, più o meno 30 all'anno quelle notturne (Una base aggiuntiva sull'isola sarebbe costata allora ulteriori 3 milioni, “L'ELISOCCORSO NON È UNA NOSTRA BATTAGLIA NÉ UN SERVIZIO PER GLI ELBANI” 2016 Elbareport, 18 Settembre). Considerando che il nostro ospedale è uno dei pochi con la piattaforma dell'elisoccorso al tetto, se la base di elisoccorso venisse organizzata all'aeroporto di Campo (come sproloquiano alcuni cittadini e politici ignari), i tempi di soccorso e di trasferimento si allungherebbero rischiosamente per coprire con ambulanza il tragitto Portoferraio-Campo. Ogni anno gli elicotteri Pegaso sono sempre più utilizzati per ottimizzare i percorsi di centralizzazione delle patologie tempo-dipendenti (trauma, arresto cardiocircolatorio, insufficienza respiratoria acuta, infarto, ictus).
Nell’anno 2009 era già operativo il servizio regionale di elisoccorso (meno di 50 interventi sull’isola d’Elba in un anno).
Già nel 2012 costava alla regione toscana 15 milioni con circa 10 missioni elbane al mese, meno di 20 nei mesi di luglio ed agosto e più o meno 30 all'anno erano quelle notturne. Le missioni sanitarie regionali totali stimabili erano circa 2100.
Nel 2016 costava alla regione quasi 17 milioni. In tutta la regione le missioni totali erano stimabili in meno di 2100.
Nell’anno 2017 il costo era lievitato a 17.200.000.
Nell’anno 2020 la cifra era arrivata intorno ai 19 mil. per 2541 missioni effettuate (nel 2017 se ne si contavano 2.170 e nel 2016 n. 2.056). In periodo pandemico le missioni elbani si sono attestate sulle 180/190 anno.
Nell’anno 2023 la Regione ha stanziato 21 mil., dei quali 7500mil andranno alla ASL Nordovest. Ogni missione costa circa 67 euro al minuto per un totale di circa 7000 euro a missione. L’isola d’Elba oramai conta almeno una chiamata al giorno e quindi impegna una quota milionaria importante di spesa per il servizio di elisoccorso.
Dal 2009 al 2023 gli interventi sull’isola dell’elisoccorso si sono incrementati di 6/7 volte (da 50 ad oltre 300 per anno), direttamente proporzionale al decremento progressivo dell’offerta di servizi sanitari (di percorsi di cura, di riabilitazione e di prestazioni). Complessivamente la Zona Isola d’Elba consuma più del 10 % della spesa regionale per questo servizio. Il management politico dovrebbe dare a tutti i cittadini regionali una giustificazione e la Conferenza dei Sindaci dovrebbe segnalare che l’uso non adeguato dell’elisoccorso è un indicatore di servizi sanitari per l’emergenza che presentano qualche criticità direttamente proporzionale alla riduzione del personale sanitario.
Claudio Coscarella