Ovviamente sì, dal punto di vista geografico. Ma il vivere all'Elba, quanto isola gli elbani?
Certo, vivere in isole sperdute negli oceani, come S. Elena o l'isola di Pasqua, è cosa ben diversa, lì l'isolamento è totale ed abissale.
Rimaniamo dalle nostre parti e facciamo il confronto con isole a due ore di nave di distanza dal continente. Tipo Capraia, Gorgona e altre più a sud, tipo Ventotene o le varie isole eolie. Tra l'altro abbastanza più piccole quindi con molti meno servizi e uffici e negozi che non all' Elba. Il mare grosso, quando un'isola è un po' lontana, si fa sentire!
Problemi di approvvigionamento di viveri all'Elba, invece, per fare un esempio, praticamente non si pongono o, semmai, in misura molto ridotta. In un'ora o poco più, si arriva a Piombino. Giorni in cui il traghetto non viaggia per niente, praticamente non ce ne sono o, semmai, sono pochissimi. Ci possono essere problemi di viaggio con mare molto mosso per chi ha preso un appuntamento, tanto più importante se per motivi di salute, e problemi per professionisti o altri lavoratori che hanno urgenza di essere in continente per appuntamenti già fissati.
Qualche problema lo pongono le Istituzioni pubbliche, a volte lo Stato a volte la Regione, perché potrebbero fare di più ...ma non lo fanno.
Prendiamo la sanità, di competenza regionale. Ci sono eccellenze nel nostro ospedale e c'è chi scrive elogi pubblici per i vari medici ed infermieri. Bene! Ma i vari “comitati salute” protestano giustamente perché si dovrebbe fare di più e perché si dovrebbe evitare che tanti elbani debbano andare in continente - Pisa, Livorno, Firenze etc - per servizi che potrebbero esserci all'Elba. Che senso ha far passare il mare e far perdere altro tempo, in auto o treno, quando certe visite mediche si potrebbero fare all'isola?
Un esempio recente di servizio che sembrerebbe non all'altezza. Il responsabile Pronto Soccorso (il bravissimo dr Testa) ha recentemente lasciato l'incarico, ebbene è stato sostituito da persona che è responsabile non solo di Portoferraio ma anche dei vari ospedali della provincia. Si desume che il servizio potrebbe non essere più come prima. Quante volte, questo responsabile verrà a Portoferraio? Vorremmo conoscere il numero delle presenze giornaliere a fine settembre, fine ottobre, fine novembre etc.
Altro caso, che non interessa tutti gli elbani ma un buon numero, sì. Il tribunale di Portoferraio, soppresso per vario tempo, vive attualmente in regime di proroga fino alla fine dell'anno. Questo regime di proroga fa sì che, nei fatti, sia pochissimo operativo. Anche in questo caso, tanta gente che si sposta, che va a Livorno, per attività che si potrebbero senza problemi tenere all'Elba. Ma perché? Basterebbe, se la riapertura del Tribunale fosse definitiva, un giudice all'Elba solo per qualche giorno, ogni mese (ripeto: qualche giorno ogni mese). Ma il Ministro della Giustizia le sa queste cose? Forse, non ha il tempo, con tutte le varie beghe politiche, di pensarci. O forse subisce pressioni. Male, non va bene! Ma una cosa è certa e cioè che c'è negligenza, molta negligenza e molta trascuratezza nell'operato della Giustizia. Dobbiamo quindi parlare di negligenza del Ministro? Certamente, senza dubbio.
Altra problema: gli insegnanti che, dal continente, vengono all'Elba. Ne parlerò.
Guido Retali