Caro Danilo,
Ti ringrazio per la tua lettera e vorrei approfittare di questa occasione per chiarire alcune cose.
In primo luogo, la mia presenza alle cerimonie e agli eventi pubblici non è dettata da un desiderio di esibizionismo politico, ma dal profondo rispetto per le istituzioni che rappresento. Credo fermamente che sia mio dovere, in qualità di sindaco, essere presente non solo per onorare il mio ruolo, ma anche per testimoniare il rispetto che la città e i suoi cittadini meritano.
Mi dispiace che interpreti la mia costante presenza come un atto di vanità o convenienza politica. Capisco che il risultato elettorale possa ancora pesare, ma ti assicuro che il mio unico obiettivo è lavorare per il bene della nostra comunità. A tale proposito, permettimi di ricordarti che se l’amministrazione precedente avesse fatto nei cinque anni ciò che noi stiamo cercando di realizzare in soli quattro mesi, non ci troveremmo ad affrontare la difficile situazione che abbiamo ereditato.
Colgo anche l'occasione per ricordare il periodo in cui eri sindaco a Rio e i "grandi risultati" che avevi ottenuto. Il Comune, a quel tempo, era stato lasciato in uno stato disastroso, sia nella gestione che a livello economico. Ci vuole veramente coraggio, oggi, nel commentare chi sta cercando di rimediare a simili situazioni, lavorando con impegno per il bene della comunità.
Vorrei inoltre affrontare il tema del conflitto di interessi che sollevi riguardo a quelle che erano le mie aziende. Come ho chiarito già in campagna elettorale, ho lasciato tutti gli incarichi nelle aziende che rappresentavo. Queste imprese, che tu definisci addirittura “invasive”, sono presenti e radicate nel territorio, offrono ben 400 posti di lavoro e creano servizi e ricchezza per tutta l'Elba. Mi dispiace constatare come tu insista su questo punto, che pare derivare più da una mentalità chiusa che da una reale comprensione del nostro impegno per il bene comune.
Nonostante tutto, come già in passato, ti rinnovo il mio saluto con affetto e comprensione. Posso capire il tuo disappunto, ma ti chiedo di giudicare le nostre azioni non solo con l’occhio critico dell’opposizione, ma anche con l’oggettività di chi vuole il meglio per Portoferraio.
Con affetto,
Tiziano Nocentini