ORDINE DEL GIORNO: CONTRO OGNI FORMA DI VIOLENZA SULLE DONNE E CONTRO LA STIGMATIZZAZIONE DEL FENOMENO DELL’IMMIGRAZIONE COME CAUSA PRINCIPALE DEI FEMMINICIDI
PREMESSO CHE
- “ogni atto di violenza fondata sul genere che abbia come risultato, o che possa probabilmente avere come risultato, un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che avvenga nella vita pubblica o privata”. Così l’Assemblea generale delle Nazioni Unite definisce la violenza di genere all’articolo 1 della “Dichiarazione sull'Eliminazione della Violenza contro le Donne” adottata senza voto da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 48/104 del 20 dicembre 1993;
- secondo il rapporto dell'OMS “Valutazione globale e regionale della violenza contro le donne: diffusione e conseguenze sulla salute degli abusi sessuali da parte di un partner intimo o da sconosciuti”, la violenza contro le donne rappresenta “un problema di salute di proporzioni globali enormi”, oltre che una violazione dei diritti umani;
- nel mondo la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3 e che In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner;
- il Report "Violenza sulle donne” del Servizio analisi criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, aggiornato all'8 marzo 2024, ha evidenziato che nel 2023 le vittime di violenza sessuale sono state 6.062, di cui il 91% donne;
- l’ultima nota Istat (del 24 Novembre 2023 con dati riferiti al 2022) sulle vittime di omicidio ha evidenziato che nei casi in cui si è scoperto l’autore, il 92,7% delle donne è vittima di un uomo e che i femminicidi sono stati stimati all’84% del totale delle donne uccise in Italia. Il 92,7% degli italiani è stato ucciso da italiani e il 93,9% delle italiane è stato ucciso da italiani;
- nell’ultimo Rapporto sulla Violenza contro le donne (riferito agli anni 2010-2018), l’Istat ha riportato che sono in prevalenza italiani gli indagati per i reati di stalking (86% autori che iniziano l’azione penale e 83,2% archiviati) e di maltrattamenti in famiglia (74,2% inizio dell’azione penale e 74,7% archiviati), che gli stupri subiti dalle donne italiane sono stati commessi da italiani nell’81,65% dei casi mentre da autori stranieri nel 15,1% dei casi;
- durante il 2023, secondo quanto riportato dall’Audizione dell’Istituto Nazionale di Statistica per la “Commissione Parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere” sono state 51713 le chiamate al numero antiviolenza 1522, in aumento del 142,9% rispetto alle 21190
registrate nel corso del 2019 e del +59% rispetto al 2022, e che dalla rilevazione sull’Utenza dei Centri antiviolenza (CAV) si sono contate nel 2022 26131 donne che hanno avviato un percorso di uscita dalla violenza con l’aiuto dei Centri.
CONSIDERATO CHE
Il 25 novembre di ogni anno si celebra nel mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, che in questa data invita i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica su questa devastante violazioni dei diritti umani;
All’Elba è presente la Casa Rifugio Samira gestita dall’Associazione Insieme per l’Elba e fortemente voluta dal “Gruppo Rosa” della passata amministrazione, composto da tutte le consigliere di maggioranza e di opposizione, unite nella lotta contro la violenza di genere. La Casa rifugio nasce come risposta alle
numerose richieste di aiuto da parte di donne che soccorse dalla ASL con il Codice Rosa, si trovavano nella necessità di avere un rifugio sicuro per allontanare se stesse e spesso i bambini da uomini violenti, senza necessariamente lasciare il territorio elbano.
Nel 2022 sono 39 le donne che hanno fatto accesso al Codice Rosa, nel 2023 ben 42 donne sono state soccorse in Codice Rosa e 3 sono state ospitate nella Casa Rifugio Samira mentre nel 2024 altre 10 donne hanno trovato assistenza in Codice Rosa e 2 hanno trovato soccorso e assistenza nella Casa Rifugio.
DIAMO INOLTRE ATTO CHE
- il Parlamento italiano ha introdotto la Legge n.69 del 19 Luglio 2019 recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere” denominata “Codice Rosso”;
- la passata Amministrazione Comunale di Portoferraio si è impegnata molto nel porre in essere iniziative volte a promuovere la cultura del rispetto in particolare attraverso campagne di sensibilizzazione che hanno coinvolto le scuole di ogni ordine e grado, in collaborazione con Enti e Associazioni del Terzo Settore: ASL, Centro Antiviolenza, Amnesty International, SPI-CGIL, Biblioteca e Centro Giovani, Soroptimist per citarne alcuni, e che si sono concretizzate in produzione di lavori teatrali, ricerca e presentazione di documentazione , presentazione di una tesi di laurea con interviste a donne elbane vittime di violenza, flash mob, inaugurazione di panchine rosse, incontri su “le Sentinelle del Codice Rosa” finalizzati ad aiutare a riconoscere i segnali di una situazione di violenza e a dare strumenti per gestire la situazione;
- sostegno economico della convenzione siglata dalla ASL con la Casa Rifugio Samira sostenuta dal contributo di tutti i Sindaci riuniti nella Conferenza dei sindaci.
EVIDENZIATO CHE
- la rete di protezione è di fondamentale importanza per garantire alle donne vittime di violenza un percorso sicuro e strutturato di uscita dalla violenza. In particolare i Centri Anti Violenza e le Case rifugio, in quanto servizi specializzati che lavorano con una metodologia dell’accoglienza basata su un approccio di genere e sui principi della Convenzione di Istanbul, che prevede che gli Stati aderenti predispongano “servizi specializzati di supporto immediato, nel breve e lungo periodo, per ogni vittima di un qualsiasi atto di violenza che rientra nel campo di applicazione” della Convenzione stessa;
- alle donne (e ai loro figli) che si rivolgono ai Servizi Sociali sono garantiti in primis ascolto e accoglienza, consulenza, supporto psicologico, orientamento e accompagnamento ad altri servizi della rete territoriale.
Inoltre sono previsti servizi di sostegno all’autonomia, compreso il sostegno economico.
Tutto ciò premesso,
SI INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA A
- intensificare il raccordo fra i Servizi sociali, i Servizi sanitari, le Forze dell’Ordine, la Magistratura, le associazioni presenti nel territorio per svolgere una sempre maggiore ed efficace azione a sostegno delle donne vittime di violenza e delle loro famiglie, tenendo conto dei maggiori strumenti normativi già messi a disposizione delle forze dell’ordine e delle amministrazioni pubbliche dalla Legge n.69 del 19 luglio 2019;
- sostenere la Casa Rifugio Samira, supportandone la piena operatività e continuando a sostenerne i progetti formativi in essere negli istituti scolastici comunali, a mantenerli e potenziarli per gli anni scolastici a venire;
- sensibilizzare gli istituti scolastici comunali alla necessità di svolgere il più celermente possibile le pratiche burocratiche per l’inserimento in aula degli alunni che, in quanto figli di donne che si trovano in un programma di aiuto, si trovino a dover iniziare l’anno scolastico in ritardo, in caso ad esempio di cambio di residenza e o difficoltà legate;
- pianificare, attraverso l’ufficio di competenza della toponomastica, una presenza di vie, strade e piazze dedicate a donne che hanno fatto la storia del nostro paese e/o della nostra città, in quanto si ritengono ancora troppo dominanti le intestazioni riferite a figure maschili.
Gruppo Consiliare "Angelo Zini Sindaco"
I Consiglieri Comunali
Cosetta Pellegrini
Angelo Zini
Paolo Andreoli