Il buio di una parte del paese denunciato in questi giorni sta diventando il simbolo della mancanza di cura dell'esistente . La sensazione di abbandono, di smarrimento e perdita di memoria storica che si prova parlando con la gente di Rio Elba, rispetto alla gestione pubblica del paese. Non ci riferiamo solo al vuoto di visione, alla mancanza di un progetto che guarda al futuro, dove il benessere di un paese si misura sulla qualità della vita, dei servizi e dal grado di felicità che determina.
La graduale chiusura dei negozi e la riduzione di servizi che rispondevano ai bisogni di prima necessità oggi è la prima difficoltà quotidiana con la quale fare i conti, soprattutto per i più fragili e per gli anziani. Chi mi dà un passaggio per andare al supermercato? Come mi organizzo con i mezzi pubblici per andare dal medico di famiglia? Magari non più a Rio Marina, ma addirittura a Campo nell'Elba.
Esigenze quotidiane che ad oggi vengono fronteggiate da una solidarietà umana, darsi un aiuto, che caratterizza questa bellissima comunità riese.
La stessa sensazione di abbandono si prova guardando la facciata della chiesa lasciata al lento deterioramento, le luci sulle scale bruciate e non sostituite, il riscaldamento della scuola che a volte non funziona, la mancanza di uno spazio fisico dedicato ai giovani. Le luci di Natale accese per ultime, come qualcuno faceva notare.
Le tante parole ascoltate nell'ultima campagna elettorale e dette da parte di chi amministra oggi si infrangono di fronte a queste minime basilari condizioni di vita.
Rio nell’Elba è un patrimonio unico, che non può più essere lasciato nell’abbandono. Restituire dignità e servizi alla sua comunità è una priorità che deve vedere il coinvolgimento di tutti.
Per questo, e per augurarci un 2025 migliore, invitiamo tutti i cittadini a partecipare a un momento di riflessione sabato 4 gennaio alle ore 18 presso la sede del Partito Democratico di Rio Elba.
Fabrizio Ania - Segretario Circolo PD di Rio