L’anno che verra’
Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’…. cantava Lucio Dalla nella sua famosa canzone.
Con il 2025 un quarto del XXI° secolo è passato e, come spesso accade, il futuro è delineato a tinte chiaro-scure a seconda anche delle opinioni politiche che, non di rado, sono strumentali.
Chi governa dice che tutto va bene e chi è all’opposizione dichiara che tutto va male. La verità? Se esiste, come al solito sarà una via di mezzo.
Confortante è che il 2025 è un anno Santo con tema : la speranza!
Da semplice cittadino, senza posizione di potere e dedito, rmai, a faccende familiari, nipoti ed un po’ di volontariato didattico, non lontano dagli ottanta, mi permetto di fare alcune considerazioni su come va il mondo che ho visto, ormai, cambiare molto.
Andrà l’umanità verso un periodo positivo o negativo?
Devo dire, forse sarà l’età, che, complessivamente, vedo fattori negativi prevalere sui positivi, perlomeno a breve, medio termine.
Fattori positivi:
- La guerra in Ucraina sarà fermata, penso, come ho scritto in precedenza, con una soluzione “Corea”.
- La guerra in Palestina, più complessa, risentirà di un rilancio dei “patti di Abramo” e terminerà solo se l’Iran cesserà la sua influenza sul Medio Oriente in qualche modo ( rivoluzione?). Punto oscuro la Siria e la sua 4444444444evoluzione politica determinata da Al Jolani, folgoratosulla via di Damasco come il più noto Santo.
A proposito, non sarà politicamente corretto, ma la Siria sarà un banco di prova per il contrasto tra il nostro mondo ormai ateo-edonista-consumista ed il mondo religioso islamico e cristiano, quest’ultimo a metà strada tra i due precedenti.
- Il progresso nella medicina porterà a nuove cure che aumenteranno la speranza di vita della popolazione. Si tratterà di rendere possibile l’accesso di molti ad adeguate terapie e migliorare la medicina di base.
Fattori negativi
- La globalizzazione iniziata all’alba del XXI° secolo ed allora contestata ( “No logo” Naomi Klein) in varie forme, ha portato vari problemi nel mondo “occidentale”; doveva essere un’opportunità di sviluppo per tutto il pianeta sia dal punto di vista economico, sia sociale che democratico. Si è limitata solo all’aspetto economico e, non realizzando gli altri due aspetti, si è rivelata un boomerang. Il miglioramento economico è avvenuto principalmente nei Paesi non democratici, e questo fattore produrrà involuzioni nell’occidente se non si ferma.
- Il deterioramento delle relazioni in Europa tra i Paesi comunitari e la Russia depositaria dell’energia. Dopo il crollo del muro di Berlino (1989) si era aperta un’opportunità di collaborazione, ribadita a Pratica di Mare (1992), lasciata cadere per antagonismi residui da logica dei blocchi antecedenti. Il recente conflitto ucraino ha danneggiato lo sviluppo economico europeo ed ha gettato la Russia nelle braccia della Cina (che sarebbe la sua antagonista naturale) ed ampliato il gruppo dei Brics desiderosi di opporsi con una propria valuta al dollaro. Ascesa e declino delle civiltà?
Fattore ambivalente
L’espansione dell’intelligenza artificiale (AI) causerà fenomeni come quelli che avvennero nella rivoluzione industriale; se non sarà gestita opportunamente molti perderanno il lavoro e cosa dovranno fare? I grandi oligarchi moderni (Elon Musk, Bezos…) condizioneranno la società mondiale? Certo l’AI confliggerà con i problemi etici. Si diceva una volta: il cuore a sinistra ed il portafoglio a destra!
Concludendo, il 2025 sarà un anno cruciale con il cambio di presidenza americano e, forse, la fine dell’attuale globalizzazione. Ogni Stato dovrà pensare più alla propria economia ed una serie di dazi porterà ad un maggiore “sovranismo”. L’Italia si terzomondializzerà? Il boom del turismo e la contrazione della produzione industriale lo fa pensare.
Per me , la banale rappresentazione di ciò, è la trasformazione della città della Spezia, che, dall’aspetto militare-commerciale dei decenni del Novecento, sta vedendo aumentare il numero di bar e ristoranti con tende e tavoli che invadono molte vie del centro. Ospiteremo, in futuro, frotte di orientali industrializzati che verranno da noi come in “vacanze romane”?
Vedremo se il nuovo anno manifesterà una inversione di tendenza.
Ultimamente, pensando alla natura umana, ho riconsiderato il Pareto ( un ingegnere prestato alla sociologia) ed alla sua teoria dei residui e delle derivazioni. Mah!
… l’anno che è iniziato, tra un anno passerà
Io mi sto preparando, è questa la novità…
Giampaolo Zecchini