Nell'ormai quotidiano stillicidio di proposte, richieste, polemiche sul rigassificatore, si aggiungono via via novità che invece di chiarire la situazione creano nuove confusioni e inquietudini. Ormai conosciamo bene la tecnica: prospettare ogni volta un piccolo passo, un piccolo sacrificio che sembra quasi insignificante. Peccato che sia seguito da tanti altri piccoli passi che finiscono per far inghiottire ai cittadini la negazione di quello che era stato deciso e garantito a livello governativo e ribadito dal Tar del Lazio. Non ci è sfuggito neanche il modo in cui l'a.d di snam Venier pochi giorni fa ha sondato il terreno senza esporsi più del dovuto: sono sceneggiate ormai ben collaudate e fanno parte di quella strategia che vuole i Cittadini succubi e senza alcuna possibilità di esprimere il proprio parere con tanti saluti ai diritti sanciti dalla Costituzione.
Grazie alle semplificazioni, "necessarie" a loro dire per snellire i vari procedimenti, le commissioni preposte alla valutazione di fattibilità e quelle preposte alla tutela ambientale sono sempre più scavalcate e ridotte al silenzio: si cerca di non lasciare loro altra scelta se non quella di accettare ciò che la multinazionale ha deciso di fare. Siamo certi che la "novità" della proroga della permanenza del rigassificatore oltre alla data stabilità del 2026 vada esattamente in questa direzione, anzi, a dirla tutta ce l'aspettavamo. Oh, ma che malfidati, vero? A questo punto chiediamo con forza che il Sindaco e la Giunta Comunale si facciano interpreti dello sconcerto dei cittadini e chiedano con atto ufficiale al Governo una parola definitiva sulla sorte del rigassificatore. Riteniamo che tale passo sia doveroso da parte del Sindaco e della Giunta anche sulla base degli impegni assunti in fase elettorale e ci aspettiamo che in caso di mancata risposta da parte del governo prendano in seria considerazione le loro dimissioni come ultimo atto di dissenso a questo indegno teatrino che si fa a spese dei cittadini.
Comitato La Piazza della val di Cornia