La Continuità Territoriale e la Sanità rappresentano le principali criticità della questione insulare dei 7 comuni dell’Isola d’Elba.
Continuità territoriale
Con la riforma del 2022 dell’articolo 119 sono state riconosciute a livello costituzionale le “peculiarità̀” della condizione insulare, mentre la normativa precedente declinava solamente gli “svantaggi”.
Le peculiarità delle zone insulari nella loro globalità, tutelate da normative europee, nazionali e, non in ultimo, dalla Costituzione Italiana, si possono riassumere in due punti:
1. la valorizzazione e la tutela del profilo naturalistico e culturale di tali territori.
2. la promozione nell’adozione di strumenti e mezzi per eliminare gli “svantaggi” degli isolani nella continuità territoriale, della fruizione dei servizi sanitari, dell’accesso egualitario all’istruzione (scuole superiori ed università), di avere un piano di zona per la gestione idrica e del verde pubblico, dei collegamenti intra comunali e della gestione delle strade provinciali, della fruizione dei servizi giudiziari, del diritto alla libera mobilità dei lavoratori pendolari.
L’isola d’Elba (e l’Arcipelago Toscano) non è solo per i residenti ma anche per i corregionali (che ad esempio contribuiscono fiscalmente con una addizionale regionale che è ai massimi consentiti), per i nativi che conservano parentele residenti, per i cittadini proprietari di case, per le attività sportive e soprattutto per i lavoratori pendolari. Per l’evidenza della cronaca prima c’era un oligopolio Moby-Toremar e si viaggiava con “il ponte per l’Elba”. Oggi sussiste un tri-polio Moby, Toremar e BluNavy ed “il ponte è crollato” per traghetti in rimessaggio, orari non rispettati, corse eluse, orari di partenza-arrivo non funzionali alle necessità della cittadinanza e tariffe agevolate non più applicate:
il tri-polio ha dimezzato le corse in rapporto agli anni scorsi ed orientato le Compagnie (BluNavy e Moby) verso un interesse esclusivamente affaristico e commerciale, abbandonando la logica del servizio per la comunità, che pur era stata millantata e che ci aveva illuso.
La continuità territoriale deve prevedere almeno 8 + 8 corse di AR, orari concordati in una Conferenza dei Sindaci ad Hoc, 10 posti riservati per i residenti (che le compagnie possono vendere last minutes) e tariffe agevolate per tutte le categorie di cui sopra!
L’articolo 117 della Costituzione prevede che le «grandi reti di trasporto e di navigazione», così come i «porti e aeroporti civili», rappresentato una materia di legislazione concorrente tra lo Stato e le Regioni. Imprescindibile in questa sinergia inter istituzionale il ruolo politico della Conferenza dei Sindaci per la tutela dei diritti costituzionali dei cittadini isolani residenti. Ma i Comuni guardano al loro orticello e questa tutela per la sanità e la continuità territoriale è totalmente mancata. Speriamo nella prossima nomina della Commissione Consigliare Comunale di Portoferraio e nei prossimi verbali della Conferenza dei Sindaci
La regione toscana è stata inadempiente (la convenzione con Moby-Toremar scaduta nel 2023 ed ancora attualmente non rinnovata!) e stata dolosamente incompetente nel confondere il passaggio in traghetto come una minicrociera turistica. A seguire le amenità/inadempienze regionali in fatto di continuità territoriale:
1) definizione di rotta turistica Portoferraio-Piombino;
2) spacchettamento della convenzione per l’Arcipelago toscano;
3) dichiarazioni dell’assessore (settembre 2024 – dopo la scadenza nel dicembre 2023!) di produrre una delibera ed un bando in due settimane;
4) volontà regionale di acquistare tre aliscafi;
5) aumento milionario delle sovvenzioni regionali senza garanzie;
6) mancanza di tutela dei lavoratori pendolari, delle trasferte sanitarie, della riserva posti per i residenti, dei possessori di seconde case e dei nativi non più residenti (ed i Pollai totalmente assenti se non protagonisti di un risveglio tradivo nella materia).
7) Totale assenza di un piano di rinnovo della flotta navale (se non la dichiarazione nella convenzione oramai scaduta con Toremar di un “generico impegno ad abbassare l’età media delle navi”);
8) Denominare continuità territoriale i voli dell’aeroporto di Campo (ogni passeggero è costato e costerà alle casse pubbliche da 500 a 700 euro con il doloso contributo dei comuni delle entrate eluse dalla tassa di sbarco e dei contributi milionari regionali per ALATOSCANA – aeroporto di Campo dell’Elba).
Sanità Elbana
Per la sanità vedremo cosa ci riserva il nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale 2024-2026. La Regione si era impegnata in precedenza ed è ancora impegnata con Progetti specifici per le zone insulari e Montane, in particolare per l’Isola d’Elba con il Progetto “Anch’io all’Elba”, che ha consentito di promuovere un miglior livello qualitativo delle prestazioni specialistiche ambulatoriali ed una riduzione delle liste d’attesa. I medici che hanno aderito sono stati in prevalenza professionisti di spessore e con un curriculum di tutto rispetto. Inoltre la ASL Nordovest ha promosso una turnazione in missione di medici in organico da altri ospedali di area vasta e reintegrando medici specializzandi e pensionati per garantire i servizi ospedalieri. La Dialisi e la Pediatria non hanno medici in ruolo ed il Pronto Soccorso riesce a coprire la turnazione con il supporto esterno di altre Zone Sanitarie e grazie ai progetti di cui sopra. La pediatria è indispensabile per supportare il punto nascita ospedaliero, rimasto operativo anche se lontano dalla soglia operativa minima. L’ospedale di Piombino ha da tempo chiuso il Punto Nascita. Presto andrà in pensione il Dirigente Medico di 2° livello del reparto di Medicina (ex Primario) e pare che prossimamente verrà in organico un Dirigente di chirurgia.
Comunque non sono “i primari” che fanno i servizi (medici a fine carriera che lavorano sull’isola per circa 4 gg a settimana e dopo pochi anni vanno in pensione!) ma i tanti colleghi che da anni prestano infaticabili la loro opera. Presto le carenze infermieristiche amplificheranno l’inappropriatezza dell’assistenza nei letti ospedalieri e negli ambulatori. I medici di Oncologia, Ortopedia, Endoscopia Gastroenterologica, Psichiatria, Anestesia, Ostetricia possono andare in ferie grazie al progetto “Anch’io all’Elba”.
La pandemia ha reso chiaro che l’eccellenza delle cure si ottiene quando l’assistenza è coordinata tra il livello territoriale e di prossimità con quello ospedaliero ed universitario delle macroaree. Sarà necessario sostenere i progetti attuali e nuove assunzioni medico-infermieristiche e di personale paramedico (magari anche con il potenziamento della telemedicina), con l’obiettivo principale di raggiungere un accesso alle cure per i residenti isolani nella media regionale e di favorire percorsi di assistenza e di accesso per i presidi di eccellenza ospedalieri ed universitari di terzo livello.
Al momento attuale si evidenziano differenze significative nell’utilizzo dei servizi sanitari. L’acceso agli esami diagnostici ed alle visite specialistiche, per la zona dell’Elba è circa la metà dei residenti toscani continentali (tassi di prestazioni ambulatoriali di circa 449 per 1.000 per l’Elba a fronte di una media toscana di oltre 900).
L’associazione culturale “Bene Comune” si prefigge di essere strumento e luogo per promuovere un dibattito sulle criticità e le peculiarità isolane, aperto a tutta la cittadinanza ed alle associazioni sul territorio isolano. Ringrazio la Presidente e la Vive, Roberta Pellegrini e Marta Volta, per avermi dato la possibilità di partecipare ai gruppi tematici, e sollecito un prossimo appuntamento assembleare aperto a tutta la cittadinanza.
Dr Claudio Coscarella
e-mail coscarellaclaudio80 - Tel. 338 4098802
(gradito Contatto W.A. ed E-mail per appuntamento)