Ci sono voluti 36 anni, dal 1989, anno del crollo dell'Unione Sovietica e del suo sistema politico, perché gli USA prendessero atto della fine della Guerra Fredda. La Guerra Fredda si fondava su di una competizione politica e armata, tra i due sistemi economici allora presenti, quello capitalista, nato con la rivoluzione industriale in Inghilterra e con quella Francese e quello, definito comunista, nato con la rivoluzione di Ottobre in Russia del 1917 che rovesciò la monarchia feudale Zarista e impiantò un sistema economico, il sistema Sovietico, basato sul governo degli operai e contadini tramite il Partito Bolscevico Russo. Dopo la sconfitta, ad opera dell'Armata Rossa sul fronte orientale del Nazismo e del Fascismo in Europa (regimi che avevano aggredita la Russia dopo aver sottomesso gran parte dei Paesi europei), ad opera dell'alleanza tra l'URSS di Stalin, l'Inghilterra di Churchill e l'America di Roosevelt, con gli accordi di Yalta, tra questi leader si avviò una divisione dell'Europa in zone di influenza fra USA e URSS e che porterà all'avvio della Guerra Fredda.
Sul piano militare i paesi europei, sia ad ovest sia ad est saranno occupati con basi e alleanze militari, Nato e Blocco est, dalle due super potenze nucleari, mentre sul piano politico prese forma la sfida tra i due sistemi politici, quello cosiddetto Democratico e quello Socialista. Nell'Occidente capitalista fu il cosiddetto Anticomunismo il cemento ideologico e formativo delle classi politiche dirigenti borghesi che pervase la cultura, gli intellettuali e la coscienza politica attraverso una continua e sistematica propaganda; ma insieme a questa ideologia il capitalismo, in questa competizione con il Socialismo dovette concedere forme di presenza politica socialcomunista e intervento pubblico, sociale e diritti alle classi ed ai popoli sotto il loro dominio.
Negli anni settanta dopo varie guerre di posizione e aggressioni militari per contrastare la forza espansiva, anticoloniale e democratica delle correnti e ideologie progressiste, nei paesi a capitalismo avanzato occidentale, prima in GB con la Thatcher, poi negli USA con il repubblicano Reagan fu avviato un processo di sviluppo capitalistico basato sul liberismo economico: meno regole, meno Stato, libertà alla libera iniziativa privata e alla concorrenza sul mercato. Sono saltate così varie forme di protezione ed è così che è stato sconfitto il sistema chiuso dei pasti Socialisti, con il crollo dell'URSS, ma anche i sistemi di protezione sociale ad occidente. C'è stata quindi una sconfitta dell'URSS e con essa di tutte quelle ideologie sociali e pubbliche, ormai superate dall'affermarsi di quelle liberiste che hanno portato al dominio attuale dell'interesse economico privatistico immediato, senza responsabilità sociali e pubbliche, senza la politica come mediazione inclusiva.
L'elezione di Trump sancisce questa presa d'atto e apre una nuova fase nel mondo, per gli USA stessi ma anche per tutti coloro, nazioni alleanze sistemi politici e coscienze politiche. Biden ha rappresentato l'ultimo tentativo, anacronistico, di tenere in piedi il vecchio sistema della Guerra Fredda, concedendo all'Europa di espandersi ad est, con la guerra in Ucraina che è stata l'ultima guerra della Guerra Fredda, ma che ha trovato sul suo cammino una Russia che dopo il crollo si era riorganizzata e attrezza per salvaguardare la propria sicurezza e integrità dai tentativi di disintegrarla fatti dopo la Preistorica Gorbacioviava.
La cosa curiosa è che questa rivoluzione dall'alto, come direbbe Gramsci, di Trump, segue, dopo quella altrettanto forte, quella fatta da Reagan negli anni '70 , due leader della destra Repubblicana Americana, mentre i Democratici e i cosiddetti progressisti, in questo excursus storico appaiono come quelli che si sono attardati e si attardino ancora sul vecchio mondo della Guerra Fredda, pensando di mantenere ancora in piedi il dominio dell'Occidente capitalistico, USA, Canada, Europa, Giappone e Corea del Sud, sul resto del mondo, non accorgendosi che il capitalismo si è affermato ormai in tutti i paesi del pianeta, sconfiggendo forme alternative o esperienze economiche su basi diverse.
Questo sviluppo planetario del capitalismo ha portato alla nascita di nuove potenze economiche, tecnologiche e militari, Cina, India, Brasile, Russia che pur adottando il sistema capitalistico sono governati da regimi politici diversi, che combinano il liberismo economico con l'autoritarismo politico. Questo è lo sconvolgimento al quale stiamo assistendo e che comporta innanzitutto un bagno di realismo politico, attraverso analisi attende e ragionate e non un opinionismo propagandistico e talvolta nostalgico di un mondo non più esistente e riproponibile.
Comprendere il razionale di oggi, cioè lo stato di necessità e commisurando a questo le spinte, che ci sono, verso prospettive nuove, che salvaguardino la vita sul pianeta e l'esistenza umana è il nuovo compito delle forze progressiste, ma questo potrà avvenire se matureranno le condizioni storiche per un nuovo salto in avanti dell'umanità altrimenti sarà la rovina di tutto e di tutti. Forse sta qui la Speranza alla quale il Papà si è appellato per farla attuale.
Pino Coluccia