Riceviamo da Gabriele Piccini e pubblichiamo la lettera che ha inviato al Presidente della Regione ed ai Comuni elbani per quanto riguarda le agevolazioni tariffarie sui traghetti per i proprietari di seconda casa o frequentatori abituali dell'isola.
Di seguito il testo integrale della lettera:
Avendo appreso con piacere la notizia dell’approvazione della mozione presentata dal consigliere regionale Landi circa la reintroduzione delle agevolazioni tariffarie sui traghetti per l’Isola d’Elba per insegnanti, sanitari e sportivi voglio ricordare, ancora una volta, che anche altri utenti avrebbero diritto a tali agevolazioni.
Sono i proprietari di seconda casa e tutti quegli utenti che a vario titolo frequentano o frequenterebbero assiduamente l’isola.
Questi spesso sono “costretti” a prendere una FALSA residenza per ovviare principalmente proprio al caro traghetti che non permetterebbe loro di vivere la zona come vorrebbero, con la conseguenza di danni per le compagnie di navigazione e le entrate comunali, o a disertare la zona (particolarmente in bassa stagione) con ripercussioni anche per l’economia dell’intera isola.
Un’adeguata campagna commerciale delle società marittime insieme alla verifica degli abusi da parte dei vari comuni risolverebbe tutto questo.
Perché non prevedere sconti di almeno il 30% per tutta la famiglia dei proprietari di seconda casa, o carnet biglietti, o prenotazioni anticipate, o abbonamenti… tutti comunque ne guadagnerebbero e verrebbe meno lo scopo elusivo (la gran parte delle persone sarebbero disincentivate a fare false dichiarazioni per un risparmio a questo punto più modesto, dopo tutto una falsa residenza comporta comunque disagi).
Come si può pretendere che ci sia un afflusso adeguato e costante di persone quando un traghetto (quando c’è, in particolare per il versante orientale dell’isola) per poche miglia costa di più di un aereo per Londra!
Spero che chi ne ha il potere possa migliorare la situazione che, nulla facendo, potrà solo aggravarsi con conseguente lenta ma inesorabile desertificazione, con stagioni sempre più brevi e servizi sempre meno adeguati.
Ringraziando anticipatamente dell’attenzione che vorrete riservare a queste mie riflessioni, porgo cordiali saluti.
Gabriele Piccini
Gentile Sig. Piccini
Atteso che giudicheremmo giuste le agevolazioni tariffarie da concedere ai soggetti che lei indica (permettendoci di aggiungerne altri, come, solo ad esempio, i "pendolari della salute", costretti a visite e terapie continentali non coperte dal lodevole lavoro del volontariato), non le nascondiamo di essere trasecolati a leggere il suo "costretti a dichiarare una RESIDENZA FALSA".
Chi dichiara una residenza falsa "costretto" (con una pistola alla pistola alla tempia?) compie un reato - neppure tanto lieve - e ancor di più violrebbe leggi ed il suo mandato l'eventuale pubblico ufficiale che scientemente avallasse il falso.
Diciamo chiaramente che quella delle FALSE RESIDENZE con proprietà magari furbescamente divise tra nuclei familiari, è una vera e propria piaga, ci vuol poco a capire che chi finge di risiedere all'Elba oltre che falsarne la fotografia demografica (e in qualche caso - stendendo un pietoso velo - pure i risultati elettorali), gode - oltre che dei citati vantaggi sul trasporto - di privilegi che non gli sarebbero dovuti (es. premi assicurativi auto, riserve parcheggi etc.)
Badi bene Sig. Piccini, noi riteniamo pure che sarebbe giusto un rapporto tra tariffe e servizi effettivamente erogati, come ad esempio la TARI - magari attrezzandosi per quantificare l'effettivamente conferito, ma se viviamo (ancora?) in uno Stato di Diritto le norme vanno seguite e non si può - magari in buona fede - giustificare in tutto o in parte chi non le rispetta.
Ringraziandola per averci scritto la salutiamo
E.R.