La questione dell'edilizia scolastica è uno dei tanti nodi irrisolti che, ahimè, testimoniano l'inadeguatezza delle nostre amministrazioni e l'incapacità di quasi tutti noi di passare dalle chiacchiere, tante, tantissime, troppe, ai fatti.
Ricordo ancora quando, quasi trent'anni fa, mi trovavo a scuola non condividendo allora lo strumento della manifestazione (forse sbagliavo: oggi, nonostante i decenni in più, sono meno tollerante e più incazzato), e sentivo i cori rimasti celebri che intonavano lo slogan: All'ITC Cerboni ci sono i piattoloni!
Ebbene, ricordo che per lo meno la situazione emergenziale fu affrontata di petto grazie alla buona volontà degli amministratori (della scuola e delle istituzioni locali) di allora tra i quali si distinse l'ottimo preside Berti, persona seria, capace e determinata (e lo scrivo nonostante i nostri rapporti non fossero proprio amorevoli).
Oggi mi sembra che siamo molto più deboli di allora, sotto tutti i punti di vista, e la scuola è solo l'ultima questione che ce lo testimonia. Pertanto credo che ciò che dobbiamo chiedere ai soggetti in campo sia di porsi obiettivi realizzabili concretamente e, soprattutto, rapidamente. Se non si è stati in grado di finalizzare la soluzione Ghiaie (se ne parla da oltre 15 anni, la prima a portarla in Consiglio Comunale credo sia stata la professoressa Licia Baldi, allora consigliere; poi il sottoscritto e Luigi Lanera portarono la proposta all'attenzione del candidato sindaco Ageno) forse è il caso di individuare soluzioni alternative che non forniscano alibi quali la competenza di altri enti. Io lavoro proprio in quel complesso, le cui condizioni peraltro sono sotto gli occhi di tutti, ed ho visto la rapidità con cui è stata restaurata la parte oggi riservata al comando del Corpo Forestale dello Stato: evidentemente ove ci sono dei funzionari capaci e, soprattutto, determinati, le cose non solo si fanno, ma si fanno pure bene ed in fretta. Vedasi anche la sede del Parco: con l'attuale direttrice si è subito fatta chiarezza sulla fattibilità della soluzione Ghiaie e quindi, scartata tale ipotesi, si è trovata la soluzione alternativa e prontamente attuata (con ingenti risparmi sugli affitti). Dunque basta con i protocolli, i tavoli vari, i ripetuti rinvii; di speranze si muore, occorrono certezze! Deve esistere sempre un piano B, forse peggiore dell'A ma di sicura implementazione; ebbene è il caso di tirarlo fuori (e se non c'è di prepararlo per ..... ieri!).