Si apre una speranza concreta di rimborso per tutti i risparmiatori vessati dalle Banche. La Corte di Cassazione, con la sentenza del 9 gennaio 2013 n. 350, pubblicata nel giugno scorso, ha sancito l’importante principio che, qualora nel contratto di mutuo siano stati convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e non sono dovuti interessi.
Il calcolo del tasso di usura si fa sommando tutte le somme addebitate dalla banca e non solo guardando agli interessi pattuiti per contratto; pertanto, se le penali, le commissioni, gli interessi di mora, le spese comunque denominate ecc., sommate al tasso degli interessi, sforano la soglia dei tassi ufficiali fissati in base alla legge antiusura n.108 del 1996, il consumatore non dovrà pagare neppure un euro a titolo di interessi e tutti quelli già pagati dovranno essere restituiti dalla banca. Anche i consumatori che stanno subendo una procedura espropriativa da parte di una banca possono chiedere l'annullabilità/nullità della clausola relativa agli interessi.
Confconsumatori mette a disposizione presso la propria sede consulenti specializzati, a chi abbia stipulato un contratto di finanziamento e voglia verificare, con una preanalisi gratuita se la sua banca ha violato o meno i principi stabiliti dalla Cassazione.