Cosetta Pellegrini ha messo in piazza la sua lista, non figuratamente ma fisicamente, scegliendo la mattinata del 25 Aprile per farlo, in una data che per le forze politiche e le persone che la sostengono è densa di significati.
Ed anche il luogo scelto, Piazza Cavour sotto la Porta a Mare, non è stato casuale: “la tonnara” lo chiamavano ironicamente i ferajesi, quando in quello spazio delimitato dalle due edicole spesso si trovava gente a discutere, in una casareccia agorà, della politica cittadina.
Uno alla volta ed il ordine alfabetico, chiamati dalla candidata alla carica di nuovo Sindaco di Portoferraio, i sedici componenti della sua squadra sono saliti sulla pedanetta, si sono raccontati brevemente ed hanno in sintesi anche dichiarato al pubblico, le loro “intenzioni amministrative” quello che vorrebbero fare per la loro città.
La scelta della Cosetta Pellegrini è stata insomma quella di dimostrare di non proporre candidati consiglieri come semplici collettori di voti o “figure di figura” ma “teste pensanti ed operative”, personaggi già fortemente impegnati nelle professioni e nel sociale capaci – a parere del vice-sindaco uscente - di determinare quel rilancio e quel cambio di marcia amministrativo che la popolazione di Portoferraio chiede e merita.
La campagna elettorale e le urne diranno se lo sforzo compiuto da PD e SEL in direzione del rinnovamento, e dell’apertura ai numerosi giovani ed indipendenti presenti nella compagine, riusciranno, anche in questo turno, a determinare la tradizionale “rimonta” sulla destra che, per quanto vincente nel voto politico a Portoferraio, in quello amministrativo (divisa o unita che fosse) nelle ultime cinque tornate elettorali ha perso quattro volte, e diranno pure se, per la prima volta nella sua storia, il comune portoferraiese sarà guidato da una donna.