Qui di seguto gli appelli che l'Anpi lancia a tutti gli elettori in vista delle prossime elezioni per il rinnovo di numerosi consigli comunali e del Parlamento europeo.
Appello dell’ANPI per le elezioni amministrative del 25 maggio
Il 25 maggio, in molti Comuni d’Italia, ci sarà il rinnovo dei Consigli Comunali e l’elezione dei Sindaci.
Un voto importante, non solo perché concomitante con quello “europeo”, ma anche perché potrà incidere positivamente sul tessuto democratico del Paese, proprio negli organismi più vicini alle esigenze ed alle necessità delle cittadine e dei cittadini..
L’ANPI – in assoluta indipendenza ed autonomia rispetto ai programmi ed alle persone che ognuno dei partiti riterrà di presentare agli elettori – ritiene doveroso, in primo luogo, invitare tutte le cittadine e i cittadini a partecipare al voto. La sovranità popolare si esprime – prima di tutto – votando; e non è accettabile che, proprio in un momento così complesso e difficile della vita del Paese, delle istituzioni, degli enti locali, si rinunci a questo diritto, che – nel contempo – è anche assunzione di responsabilità e condizione per esigere dagli eletti il rispetto degli impegni assunti.
Ma riteniamo anche doveroso riflettere su alcuni princìpi fondamentali ed essenziali per il futuro dell’Italia, in tutte le sue articolazioni democratiche:
è necessario che la politica torni, ovunque, alla sua funzione essenziale, che è quella di perseguire l’interesse collettivo come meta fondamentale e imprescindibile, nei modi e nelle forme indicate da tutta l’esperienza democratica;
è necessario restituire effettività all’art. 97 della Costituzione, che richiede il “buon andamento” e “l’imparzialità” dell’amministrazione pubblica;
è indispensabile anche creare le condizioni perché i cittadini eletti a cariche pubbliche adempiano alla loro funzione “con disciplina e onore” e con precisa osservanza della Costituzione e delle leggi (art. 54 Cost.);
le amministrazioni che verranno elette dovranno garantire correttezza, trasparenza e rigore morale, escludendo ogni interesse privato nella gestione della cosa pubblica; dovranno altresì favorire la partecipazione;
le amministrazioni devono considerare come prioritaria la lotta per la legalità e per il rispetto delle regole di convivenza civile, nonché l’impegno contro la criminalità organizzata;
i candidati dovranno indicare specificamente agli elettori gli strumenti che metteranno in campo – se eletti – per realizzare gli obiettivi di cui al punto che precede;
deve essere, da parte delle amministrazioni locali, realizzato un impegno diffuso contro il razzismo, e le discriminazioni in ogni forma, nonché contro ogni rigurgito di fascismo-nazismo e/o di propensioni populistiche ed autoritarie;
al centro della politica delle future amministrazioni comunali devono essere collocati: il lavoro, l’attenzione per le esigenze sociali delle donne (la cui realizzazione è indispensabile perché si possa parlare di parità e di pari opportunità); una particolare attenzione nei confronti dei giovani, che vanno in tutti i modi aiutati a realizzarsi e ad occupare, nella società, il posto che loro spetta.
Su queste linee chiediamo ai partiti di privilegiare, nella formazione delle liste (paritarie) candidati che accettino questa impostazione e questi impegni, che siano non solo incensurati, ma anche privi di condanne giudiziarie, che non abbiano conflitti di interesse attuali o potenziali con le Amministrazioni che dovrebbero guidare e che, per le loro qualità di indipendenza, preparazione, autonomia, probità, correttezza possano riscuotere la fiducia dei cittadini; che infine si impegnino a praticare concretamente l’antifascismo e la democrazia, adempiendo anche al dovere della memoria.
Queste votazioni devono costituire la prima dimostrazione di una nuova politica e di un nuovo impegno personale dei candidati, improntati al rigore morale, alla trasparenza, alla correttezza, al rispetto delle esigenze delle cittadine e dei cittadini, al rispetto di una Costituzione, che è profondamente e intrinsecamente democratica e antifascista; è dunque dovere primario di chi riveste cariche elettive di far rispettare i valori fondamentali della nostra convivenza civile, così come espressi nella Carta Costituzionale, respingendo – nell’azione quotidiana di governo – ogni tentativo di metterli in discussione con iniziative che richiamino al fascismo di qualunque tipo ed al nazismo.
Appello dell’ANPI per le votazioni europee
Il 25 maggio si voterà, in Italia e in altri Paesi, per le istituzioni dell’Unione europea. Si tratta di un voto di straordinaria importanza, prima di tutto per il particolare momento politico in cui si svolge; in secondo luogo perché recenti vicende, come quelle della Francia, dove l’avanzamento della destra (anche se meno vistoso e uniforme di quanto si creda), rappresenta comunque un segnale rilevante, assieme al diffondersi di manifestazioni nazifasciste e razziste a livello europeo e di incontri tra esponenti della destra più nera, a livello europeo, devono indurre tutti a particolare attenzione ed allarme ed a valide scelte per contrastare un pericolo attuale e reale; infine perché è l’occasione per cambiare l’Europa, dando alle sue istituzioni un volto nuovo, davvero unitario ed efficace e un indirizzo sociale diverso da quel liberismo sfrenato che ha costituito finora la base dell’azione dell’Unione europea, in tutti i suoi organismi.
Si tratta di dar vita ad un Parlamento con più ampi poteri, compreso quello di eleggere il Presidente della Commissione; si tratta altresì di riordinare gli altri organismi, rendendo più efficace ed unitaria l’azione dell’Unione Europea. Ma soprattutto si impone una svolta nella politica, che deve essere forte, unitaria, ma anche sociale, senza rigorismi inutili e dannosi e proiettata, anziché alla semplice difesa contro la crisi, al rilancio, allo sviluppo, all’incoraggiamento della crescita ed alla creazione di nuovi posti di lavoro “dignitoso”.
Contro questa Europa ci sono tendenze centrifughe e negative; cresce anche la spinta, in diversi Paesi, verso una destra non tanto liberale, quanto e soprattutto conservatrice, autoritaria e, spesso, razzista. Queste tendenze, che minerebbero alla base la stessa unione fra gli Stati europei e la sua forza, vanno respinte, perché, se riuscissero a prevalere, non solo produrrebbero la disgregazione dell’Europa, ma farebbero rinascere, in vari Paesi, pericolose forme di nazionalismo. Questa è l’occasione giusta per rafforzare l’unità con lo strumento fondamentale: il voto. In una fase così delicata e complessa della vita del nostro Paese e dell’Europa sarebbe davvero assurdo rinunciare all’esercizio di un diritto fondamentale, in cui si esprime la sovranità popolare.
L’esigenza, tutta politica, di rinnovamento e di svolta anche di carattere economico-sociale, che ridia al lavoro il suo vero valore e la sua dignità, come elemento fondamentale per lo sviluppo della persona, deve essere dunque colta dalle cittadine e dai cittadini, esprimendo un voto fortemente partecipato ed orientato al cambiamento nel senso suindicato, perché l’Europa possa contare di più, sul piano economico e sul piano politico, in un mondo attraversato da venti di guerra e colpito da violente spinte discriminatorie, nel quale prosperano ed aumentano le disuguaglianze, le privazioni di libertà, la perdita della dignità umana.
L’ANPI chiede fin d’ora un cambio di indirizzo del Governo europeo, soprattutto nei confronti di Governi nazionali (come l’Ungheria) apertamente filo-fascisti; nonché una politica estera nei confronti dell’Ucraina, che pretenda il rispetto delle regole democratiche e il rifiuto delle forme risorgenti di fascismo e nazismo.
L’ANPI chiede altresì l’impegno dell’Europa per una politica di accoglienza per quanti fuggono da guerre, dittature e carestie.
L’ANPI, insomma, invita tutti i cittadini a partecipare attivamente e consapevolmente al voto; invita altresì tutti a privilegiare le tendenze innovatrici nella politica e nell’economia, nell’intento di dare vita ad un’Europa unita, sociale e antifascista.
L’ANPI si rivolge ai partiti perché mettano da parte gli interessi particolari e pensino soprattutto all’interesse collettivo, creando, in una nuova Europa politica e sociale, la fondamentale garanzia della pace, del superamento delle disuguaglianze e del rigetto di ogni spinta populista ed antiunitaria. A questi princìpi ed indirizzi dovrà ispirarsi la formazione delle liste, con candidati noti per la loro probità e preparazione, privi di precedenti penali e di pendenze giudiziarie, disposti concretamente a dedicarsi appieno alla realizzazione degli obiettivi sopraindicati.
Si rivolge, infine, ai candidati, perché accettino le prospettive di cui sopra e le facciano proprie, impegnandosi a realizzarle, se eletti, nelle istituzioni europee e nelle proprie sedi, nella convinzione che solo una nuova politica, un nuovo rigore morale ed un impegno effettivo, potranno creare le condizioni per la sconfitta di tanti che, più o meno in silenzio, stanno lavorando per la disgregazione dell’Europa, per l’uscita dalle sue istituzioni e dall’euro e di tutti coloro che cercano di favorire una svolta a destra, che ci ricondurrebbe ad anni bui e tristi, che vogliamo che siano superati per sempre.
Insomma, le votazioni europee devono svolgersi all’insegna dell’antifascismo e della democrazia; e per questo fine devono impegnarsi non solo i partiti, ma anche i cittadini che aspirano ad un futuro civile, sociale, democratico e di pace.