Un candidato Sindaco, solo a 2 settimane dal voto, si pone alcuni quesiti relativi alla vicenda dell’Unione dei Comuni, coinvolgendomi direttamente.
Quesiti che, evidentemente, pur essendo da anni un attivo esponente di una ben precisa area politica e candidato al ruolo di Primo Cittadino di Portoferraio finora non si era posto.
Comunque, anche al fine di sgomberare il campo da qualsiasi speculazione politica, il suo intervento mi permette di portarLo a conoscenza di una realtà a lui sconosciuta e di ricordare agli altri Candidati e Candidate Sindaco ed alla cittadinanza che il sottoscritto nella vicenda del “Canile comprensoriale” non ha ricoperto nessun ruolo e non era stato oggetto di alcuna assegnazione di incarichi.
Nonostante ciò, con senso di responsabilità, ho provveduto, e per sintesi mi limito a citare alcune note, ad informare nel Dicembre 2010 e Aprile 2011 sia l’amministrazione all’epoca reggente l’Unione di Comuni, nonché tutti i sindaci dell’Elba, la Regione Toscana, la Prefettura di Livorno, il Ministero della Salute (protocolli 3728\10, 516\11, 1267\11 documenti che tutti possono richiedere in copia) per segnalare le problematiche relative all’argomento.
Purtroppo devo evidenziare che nessuno si è degnato di attivare le procedure risolutorie del problema.
Mi domando, e non capisco perché non se lo domandi anche chi ha fatto l’intervento, cosa ha fatto l’Amministrazione di Portoferraio con Peria sindaco e Pellegrini vice degnamente rappresentata nella Giunta e nell’Assemblea dell’ ex Unione di Comuni lasciata addirittura senza bilancio a partire dal 2010 fino all’estinzione?
Penso che tutti noi sappiamo bene il ruolo importante che hanno gli Amministratori anche nel controllo e nella vigilanza nello svolgimento dell’attività, per essere più chiaro nel controllare che il personale incaricato del procedimento, che ribadisco non ero io, esegua quanto di sua competenza nell’interesse della collettività.
Evidentemente qualcuno non solo ha perso una buona occasione per stare zitto, ma anzi preferisce fare il servo sciocco al servizio di chi in malafede continua a nascondere la verità per coprire le proprie incapacità.
Continuiamo con serenità la nostra campagna elettorale perché vogliamo che la nostra Città torni a vivere civilmente anche nei rapporti tra i cittadini, politici compresi, e ci auguriamo che nei prossimi giorni il confronto continui ad essere sui contenuti e non scada sul pettegolezzo, sulle falsità e le bugie del resto facilmente sconfessabili.
Mario Ferrari