Al termine di una giornata profondamente sofferta per il trasporto pubblico, sulle rotte del canale, mentre ci giungono voci di successive difficoltà in manovra per la Lora (ancora lei) D'Abundo in attracco a Piombino, per completare il quadro delle quanto mai numerose esternazioni in argomento, manca solo la pubblicazione di due note: una licenziata dal responsabile dei trasporti della locale federazione del PD Giuseppe Coluccia (e controfirmata dal Segretario elbano dello stesso partito Mazzei), l'altra proveniente dall'assessorato regionale (in presumibile assenza del titolare Ceccobao che lo stesso bollettino regionale ci segnala ad Helsinki) dai toni singolarmente contrastanti. Imiziamo riportando testualmente la prima:
La decisione della società Toremar, di mettere in via permanente, sulla linea Piombino Rio Marina, in sostituzione della Planasia, la nave Lora D’Abundo, sta suscitando una serie di preoccupazioni che ne sconsigliano tale impiego. Anche noi riteniamo che la società Toremar debba rivedere tale decisione, poiché sussistono, al di là della validità delle prove effettuate in determinate condizioni, valide motivazioni per recedere da tale impiego. In merito la nave presenta problemi di natura tecnica legati alle caratteristiche della nave. Noi dobbiamo lavorare per assicurare la continuità e la certezza delle corse, affrontando anche il nodo del parcheggio auto e della viabilità portuale di Rio Marina. Non dobbiamo compromettere la garanzia della affidabilità e qualità di servizio pubblico, quello appunto della continuità territoriale (rivolto all’accesso a servizi continentali, ad attività, lavoro, al pendolarismo quotidiano, ecc.) e che la Toremar è chiamata ad assolvere con regolarità per contratto Regionale. Oltretutto la Lora d'Abunto, sulla Linea Portoferraio/Piombino, ha già evidenziato vari problemi e disagi, legati proprio alla inidoneità di questo mezzo: sia per quanto concerne il tempo effettivo di attracco che di imbarco mezzi, costretti a manovre in retromarcia non sempre facili e che dilatano i tempi di attesa per la traversata. Segnaliamo inoltre che il nuovo mezzo veloce è “meno veloce” del previsto e che non c'è coincidenza con gli orari degli autobus e del trasporto terrestre, causando quindi disagi e proteste.
La gestione di un servizio pubblico richiede una sensibilità ed un attenzione, particolare e puntuale, verso le esigenze dei passeggeri e dei vari utenti, così come stabilito nella Carta dei servizi collegata al contratto Regionale. E’ una logica diversa da quella privata, troppo spesso condizionata solo dagli aspetti di convenienza economica o di concorrenza esasperata. Ecco perché, tramite il contratto pubblico, la Società Toremar è chiamata, pur essendo privata, ad assolvere ad un ruolo centrale e fondamentale nei collegamenti con le isole dell’Arcipelago, di servizio di continuità territoriale, quel servizio congegnato per far sentire i cittadini delle isole uguali a quelli che risiedono in continente e non penalizzati per un tratto di mare, ma anche per il turismo, di alta e bassa stagione, assicurando trasparenza, stabilità ed equilibrio nei prezzi dei biglietti e nelle tariffe.
Insomma, dopo il comunicato molto irritato in risposta a SEL dell'Elba, macchiatasi in tutta evidenza di lesa ceccobaità e lesa montomolità, il locale PD fa proprie una parte consistente delle critiche di SEL alla gestione della ex-partecipata,di cui aveva difeso a spada tratta la totale privatizzazione. E sono critiche (giustamente) pure dure.
Risulta quindi in completa distonia il testo rassicurante della nota di Toscana Notizie che riportiamo (anch'esso integralmente) qui di seguito:
Ha preso il via, con il nuovo orario estivo, la stagione turistica della Toremar. Grazie al contratto di servizio che regola i rapporti tra la Regione Toscana e il nuovo gestore, le tariffe rimangono ferme addirittura al 2009 e navi rinnovate collegano l’Arcipelago toscano alla terraferma.
Con lo stop all’aumento delle tariffe, per andare da Piombino all’Elba due persone con auto, ad esempio, pagheranno 54 euro: meno quindi rispetto alle tariffe applicate da tutte le altre compagnie, con evidente convenienza per i viaggiatori. E’ proprio la presenza di un contratto di servizio con la Regione ad evitare che le tariffe si siano adeguate all’aumento dei prezzi del gasolio, adeguamento che per altri vettori ha comportato incrementi anche del 20%.
Alla qualità del viaggio contribuirà anche l’abbassamento dell’età delle navi (l’abbattimento dell’età media è di 5 anni). Domenica prossima verrà presentata a Portoferraio, alle ore 18, la ‘nuova’ Oglasa, traghetto completamente rinnovato negli interni e nelle parti meccaniche. Per quanto riguardo la motonave Lora D’Abundo, da pochi giorni in servizio nell’Arcipelago al posto della Planasia, si sono registrati alcuni disservizi nei primi giorni di esercizio, per i quali la Regione ha chiesto alla società Toremar un intervento immediato. La compagnia, infatti, dovrà tempestivamente riferire la soluzione dei problemi rilevati, in particolare sui tempi di imbarco.
Il contratto di servizio tra Regione e il nuovo gestore di Toremar prevede inoltre numerosi controlli sulla qualità del viaggio. Sono, infatti, previste frequenti visite ‘a sorpresa’ del nucleo degli ispettori regionali responsabili del monitoraggio dei disservizi, nonché l’attivazione del numero verde della Regione Toscana per chiedere spiegazioni o segnalare disagi (800 570 530).
Infine, lo stretto legame tra il territorio e la compagnia, non più pubblica ma titolare di un servizio di trasporto pubblico, sarà garantito dal lavoro dell’Osservatorio sui collegamenti marittimi, composto da rappresentanti degli enti e delle categorie locali, che fa da supervisore a tutte le questioni che riguarderanno Toremar ed i collegamenti con l’Arcipelago. Si tratta di una novità importante, che avvicina la compagnia al territorio, dato che in in passato (essendo la proprietà del Ministero) la ‘voce’ dell’Arcipelago non aveva mai avuto referenti così ‘vicini’, né le istituzioni locali erano mai state coinvolte così da vicino nella gestione e nel controllo del contratto di servizio.
Viviamo quindi, ci verrebbe da osservare, nel migliore dei mondi del trasporto marittimo possibile, ed il luminoso sole dell'avvenire del traghettamento già si leva dai monti del continente e bacia il canale.
Ma tornando dagli spot alla realtà, per ora, nella lettura dell'utenza (che dovrebbe essere quella che conta), questa privatizzazione ad ogni costo imposta (e magnificata) dal PD, che in nome della concorrenza ha prodotto un mercato senza concorrenza, è completamente da bocciare, è stata un marchiano errore. Difficile inquadrarla diversamente dal frutto avvelenato di una sbornia liberista, i cui postumi finiremo di soffrire nel mese di poi e nell'anno di mai, perché come è passato (per fortuna) Conti, passerà Ceccobao, potrebbe, con l'aria che tira, passare perfino il PD, certo ci resterà "sul groppone" questa convenzione, che per ora funziona come abbiamo raccontato nelle ultime settimane ed in questo "venerdì nero".
sergio rossi