Pioggia, vento e grandine, poi anche sole cocente. Un clima bizzarro per un'estate che mette in crisi le vigne elbane, e anche la raccolta del miele. Nel versante occidentale va meglio alle Terre del Granito. “Abbiamo muffe nelle viti- dice Plavio Rocchi- e siamo preoccupati per la buccia dell'uva che ne risente nella sua integrità. Abbiamo adoperato delle sostanze chimiche per combattere le malattie e per fortuna noi non abbiamo avuto fenomeni di grandine. Le previsioni dell'annata per noi rimangono buone. Siamo preoccupati invece per il miele: purtroppo registriamo, in seguito a questo tempo troppo variabile, con molte piogge violente, fioriture delle piante anomale e anche fiori che cadono presto a terra; negli eucalipti, per esempio, vediamo un ramo fiorito e poi tutti gli altri privi di infiorescenza. Una situazione strana che è ancora da comprendere e può compromettere la produzione di miele, perché se non ci sono i fiori le api hanno difficoltà a reperire il nettare”.
E a sud-est dell'isola, nell'azienda agricola Sapereta, spunta l'amara battuta di Italo Sapere: “Rischiamo di fare porcini invece che bei grappoli di uva”. E l'agronomo usa termini negativi per far capire la situazione delle vigne: difficoltà, spese elevate, preoccupazione. L'agronomo Sapere della tenuta omonima che si trova nella piana di Porto Azzurro, è uno dei massimi esperti di viticoltura, elbano Doc preparato e capace. Al momento è pervaso da un certo pessimismo, le vigne sono in crisi per questa estate caratterizzata da un clima insolito e può incidere sulla futura vendemmia. “Un clima troppo incerto – commenta l'esperto- passiamo dal caldo forte a burrasche che fanno abbassare la temperatura notevolmente. In giugno tutto sembrava mettersi al meglio, poi una forte grandinata ha cambiato le carte in tavola. Le frequenti piogge fanno crescere malattie delle piante e quindi stiamo facendo trattamenti costosi per combattere la peronospora della vite e l'oidio”.
Muffe che si propagano con queste temperature inferiori alla media, troppa umidità ed ecco che la vendemmia 2014 si presenta più difficile. Lavoriamo male nei campi che sono fangosi, ma possiamo sperare in un agosto migliore che rimetta a posto le cose. Al momento non va bene”.
Affermazioni simili a La Chiusa di Portoferraio dove pure si fa il tifo per un bell'agosto nel quale il sole faccia la sua parte. “Non tutte le annate possono essere buone- ha commentato la responsabile della tenuta- in ogni caso situazione sotto controllo e stiamo curando le piante”.