Le buone notizie sui parchi scarseggiano da tempo. Tra le poche buone possiamo finalmente registrare che la nuova legge Toscana sui parchi finalmente in dirittura d’arrivo. E’ stato un percorso lungo e accidentato che ora intravede il traguardo. Un confronto non sempre facile dato anche il pessimo clima nazionale su questi temi che dai dai è stato ripagato con la messa a punto di un testo a cui presto saranno apportate le poche modifiche suggerite soprattutto dai parchi e dalle associazioni ambientaliste utili a farne davvero una buona legge. Una legge che riordinerà anche alcuni ambiti strategici come il turismo sostenibile che potrà al pari della legge toscana sul paesaggio contribuire positivamente a quel confronto nazionale che stenta ancora a decollare.
Merita di essere sottolineato in particolare il ruolo pianificatorio assegnato al parco raccordando il piano ambientale e quello socio-economico la cui separazione non ha più senso in rapporto anche alla gestione del paesaggio che una legge sbagliata dello stato ha tolto ai parchi.
Ruolo pianificatorio volto inoltre a sintonizzare i parchi con le altre aree protette e siti specie dopo il forte ridimensionamento del ruolo delle province. Così la regione potrà riuscire a raccordare i piani dei parchi regionali anche con quelli nazionali – in Toscana tre di cui due interregionali- operazione fallita e neppure perseguita dal ministero dell’ambiente.
Ecco perché questa legge potrà contribuire anche a dare la sveglia a chi a Roma dorme da troppo tempo.
Ed ecco perché essa contribuirà anche a far capire che chi considera i parchi aziende a cui non vanno garantite risorse pubbliche dice delle solenni minchiate perché in tutto il mondo della tutela dell’ambiente si fa carico la collettività.
Dove non avviene adeguatamente ed efficacemente la collettività dovrà farsi carico dei disastri che distruggono l’ambiente che come noi sappiamo costa pure di più anche in vite umane.
Renzo Moschini