E' passato circa un mese e mezzo dalla storica impresa della sonda Rosetta e del modulo Philae che ha portato quest'ultimo ad "accometare" sulla cometa 67/P Chury, che di nuovo questi affascinanti e ancora, per certi versi, misteriosi corpi celesti tornano a far parlare di sé.
E' in arrivo prossimamente nei nostri cieli la cometa Lovejoy c/2014 Q2 (dal nome dello scopritore, l'astrofilo australiano Terry Lovejoy); scoperta nell'agosto di quest'anno quando ancora era molto debole e invisibile ad occhio nudo, ultimamente sta aumentando velocemente di luminosità, per il costante avvicinamento al Sole, e dovrebbe diventare visibile ad occhio nudo verso i primi giorni del nuovo anno presso la costellazione della Lepre (sotto i piedi di Orione), raggiungendo la minima distanza dalla Terra (circa 70 milioni di km) il 7 gennaio e la minima distanza dal Sole (quindi la massima attività di espulsione di gas e polveri, che vanno a formare la caratteristica coda) intorno al 30 gennaio.
Riguardo alle previsioni di luminosità delle comete è sempre d'obbligo usare prudenza in quanto questi corpi sono sempre un po' imprevedibili per quanto riguarda l'attività che le porta a sviluppare la chioma e la coda che le rende visibili, a volte in maniera davvero spettacolare. Sembra comunque, per come stanno andando le cose, che la cometa davvero sarà visibile ad occhio nudo, a parte forse nei giorni tra il 5 e l'8 gennaio per il disturbo arrecato dalla luce della Luna Piena. Dovrebbe quindi essere spettacolare osservarla anche con un modesto binocolo, tenendo conto che la cometa si sposterà tra le stelle notte dopo notte muovendosi dalla costellazione della Lepre per portarsi sopra la costellazione di Orione e da là continuare a salire nel cielo. Dovrebbe essere visibile fino a marzo.
Questa cometa, dalle prime stime dell'orbita, non è la prima volta che viene a farci visita; la volta precedente è stata circa 10.000 anni fa, provenendo dalla cosiddetta Nube di Oort, un immenso serbatoio, di forma pressochè sferica, centrato sul Sole e che si estende dalle estreme, gelide ed oscure periferie del Sistema Solare fino ad una distanza di circa 2 anni luce, contenente miliardi di corpi ghiacciati di varie dimensioni, da sassi a corpi quasi planetari.
La cartina qua sotto dovrebbe rendere più facile rintracciare la cometa.
Buone osservazioni a tutti... speriamo !!
Il percorso della cometa è quello segnato in rosso nella cartina sopra. Come si vede il primo dell'anno si troverà fra le zampette della costellazione della Lepre, sotto l'inconfondibile disegno della costellazione di Orione, mentre verso il 6 sarà tra le stelle dell'Eridano, ma sarà sempre meglio tenere come riferimento Orione, in particolare la luminosa stella bianco-azzurra Rigel, l'unica luminosa abbastanza vicina alla cometa.
Nella foto di copertina, invece, è ripresa un'altra cometa, la Siding Spring, nei pressi dell'ammasso stellare M6 (fra il Sagittario e lo Scorpione), chiamato anche "La Farfalla", per il disegno tratteggiato dalle sue stelle più luminose, che ricordano, appunto, la forma di una farfalla. La Lovejoy, anche in un modesto binocolo, dovrebbe apparirci proprio così.