Caro Direttore,
ripropongo per la pubblicazione un articolo di Elbareport del 2011 che sembra scritto oggi.
Tutti gli schieramenti politici riconoscono ormai che la ricostruzione della Gattaia è stato un errore. Perchè demolirne oggi solo una parte?
Il valore della prospettiva libera del Bastione delle Cornacchie è certamente superiore all'investimento finora effettuato per costruire il cubo.
Errare è umano, perseverare è diabolico: demoliamo la Gattaia (tutta)!
Paolo Gasparri
Il Bastione della Cornacchia e il waterfront di Portoferraio
Il paesaggio é un concetto dinamico che deriva dalla percezione della continua interazione dell’attività umana con la natura. La Convenzione europea del paesaggio recita che «"Paesaggio" designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle persone, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni ». L’articolo 9 della Costituzione stabilisce che “La Repubblica (...) Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”
La foto di Portoferraio, databile ai primi anni del secolo scorso per la presenza del Palazzo dei Merli, mostra, appoggiato al Bastione della Cornacchia, l’edificio della tonnara con lo scalo di alaggio e, sul molo del Gallo a chiudere la Darsena, l’edificio della Capitaneria, successivamente demolito.
La totale demolizione della “gattaia” consentirebbe di percepire il bastione della Cornacchia come elemento caratterizzante della città fortificata rinascimentale di Portoferraio e di ricollegare la prospettiva tra la Torre della Linguella e il Forte che era a guardia del Ponticello.
Ovviamente non é pensabile riportare il paesaggio della Darsena di Portoferraio a quello del secolo scorso. Ma perché costruire a ridosso del Bastione della Cornacchia un edificio che non conserva più niente della tonnara e della stazione di pompaggio dell’architetto Nervi?
Il paesaggio costituisce il patrimonio su cui si basa il turismo. Perché sacrificare questo patrimonio per edificare in quella sede gli uffici di una agenzia provinciale del turismo, oltretutto attualmente disciolta? Gli ambienti della galleria Telemaco Signorini, saltuariamente utilizzati, non sarebbe adeguata per realizzare un punto di servizi e di accoglienza turistica anche a servizio della Darsena?
Nessuno si sognerebbe mai di costruire un ufficio del turismo appoggiato al Colosseo, o alle mura rinascimentali di Eivissa (Ibiza, raggiungibile in aereo da Roma e Milano anche con meno di 100 euro a/r) che non per niente é inserita nella lista del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Allora perché nascondere al milione di passeggeri del porto di Portoferraio il Bastione della Cornacchia che caratterizza la città fortificata medicea?
Sembra che la scelta di come sistemare il Bastione della Cornacchia sia stata subita dagli amministratori comunali, che però poco hanno fatto per contrastarla. E’ questo un segnale premonitore della gestione del waterfront della rada di Portoferraio?
Paolo Gasparri
Da Elbareport, lunedì 04 luglio 2011