Nel giorno della più grande tragedia nel Mediterraneo può sembrare poca cosa il ritrovamento di un delfino morto a Mola, nella spiaggia della Zona umida del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Ma questo cetaceo morto, venuto a spiaggiarsi all’Isola d’Elba ci ricorda che questo è un mare di vita, dove la morte dovrebbe essere cosa naturale e non la disperata fine di uomini, donne bambini che cercano speranza, esseri umani che scappano da guerre e dittature e trovano ad aspettarli mercanti di carne umana, altra guerra, demagogia politica, razzismo e indifferenza.
Il delfino di Mola ha percorso il Mediterraneo troppo inquinato e che sta diventando una tomba immane, ed è venuto a Mola a ricordarci che la morte è il destino anche delle creature più belle, ma che non dovrebbe mai avvenire per motivi non naturali, per scelte politiche scellerate, sia ambientali che di politica estera ed economica.
La Capitaneria di Porto è stata avvertita della presenza del delfino spiaggiato.
Ringraziamo Emy Basile per le foto.
Legambiente Arcipelago Toscano