Vi ricordate la polemica di pochi mesi fa, con le associazioni animaliste, alcuni esponenti del Pdl ed antiparco scatenati contro “l’avvelenamento” di Montecristo causato da centinaia di tonnellate di esche avvelenate (che in realtà contenevano pochi etti di principio attivo) per eradicare i gatti dalla più misteriosa e protetta isola del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano?
Vi ricordate le polemiche interne allo stesso Ente Parco di qualche consigliere della Comunità del Parco?
Vi ricordate la difesa di Legambiente dell’eradicazione e dei tecnici e degli scienziati che la stavano attuando nel nome della difesa di uccelli rarissimi?
Ora quella storia è arrivata al suo epilogo e i numeri ed i fatti danno ragione al Parco, ai ricercatori e da Legambiente.
Il grande successo riproduttivo delle berte minori, il ritorno alla nidificazione delle Berte maggiori, e l’aumento nell’isola di altre specie rare e preziose dell’avifauna a Montecristo fa giustizia di tutte le fesserie anti-scientifiche e dell’ambientalismo disneyano che voleva impedire, anche con la diffusione di dati falsi e notizie di avvelenamento dell’intera isola, l’eradicazione dei ratti.
Ha vinto l’ambientalismo scientifico, ha vinto la vera, decisa e concreta difesa di un patrimonio naturale inestimabile fatto di animali unici. Di questo ringraziamo il Corpo forestale dello Stato per aver voluto questo progetto e i tecnici e i biologi che lo hanno attuato conseguendo un risultato eccezionale che dovrebbe rendere orgogliosi gli abitanti dell’Arcipelago Toscano. Ancora una volta certa politica e certo animalismo hanno dimostrato ignoranza ed arretratezza scientifica, ma le berte di Montecristo hanno vinto, contro i ratti ed insieme al vero ambientalismo».
Legambiente Circolo dell'Arcipelago Toscano