Vedo che il vicesindaco di Portoferraio Roberto Marini giudica “per dire la verità poco riuscito” il Flash mob del primo agosto alla Villa Romana delle Grotte del quale si sta ancora discutendo più che animatamente.
Mi chiedo: come sarebbe andata se il Flash mob fosse stato “molto riuscito” secondo i parametri di Marini? Ci sarebbero dovute essere state rivolte di piazza e il saccheggio dei forni del pane?
Va anche detto che Marini si contraddice nella frase precedente dicendo che «La vicenda delle Grotte ha infiammato gli animi in un'estate già tanto rovente», peccato che le fiamme le abbia appiccate proprio lo zolfanello impertinente di quell’iniziativa per Marini così poco riuscita…
Forse il vicesindaco di Portoferraio non ha ben presente cosa sia un Flash mob. E’ come dice il nome stesso un evento rapido. Sii tratta di un termine coniato nel 2003 per indicare un assembramento improvviso di un gruppo di persone in uno spazio pubblico, che si dissolve nel giro di poco tempo, con la finalità comune di mettere in pratica un'azione insolita. Il raduno viene generalmente organizzato attraverso i social network. Le regole dell'azione di norma vengono illustrate ai partecipanti pochi minuti prima che questa abbia luogo, ma se necessario possono essere diffuse con un anticipo tale da consentire ai partecipanti di prepararsi adeguatamente. Un flash mob non punta ad attirare necessariamente folle, ma a porre un problema ed a stanare i responsabili politici e amministrativi perché ne rispondano e comincino a risolverlo.
I ripetuti interventi di questi giorni – compresi quelli seriali di Marini – dimostrano che quello alle grotte è stato un flash mob politicamente, mediaticamente e organizzativamente “per dire la verità molto riuscito”.
Umberto Mazzantini