La mancanza di documentazione fotografica della vicenda ci obbliga ad usare cautela, ma se quanto ci è stato raccontato, essere accaduto nel pomeriggio di giovedì alle Tombe (nonostante il nome lugubre uno dei più fascinosi litorali elbani), si rivelasse puntuale, beh allora ci troveremmo ad un caso sconcertante sì, ma pure un po' inquietante.
Mentre sulla spiaggia non c'erano molte persone, ma almeno una famiglia ed una coppia di giovani erano presenti, all'insenatura prossima a Pomonte, in territorio campese e raggiungibile solo a piedi o via mare, si è avvicinato un natante (peraltro senza spengere il motore come dettano le norme) che ha preso terra.
Cinque le persone che erano a bordo di nazionalità ignota, ma che tra di loro sono state udite parlare in tedesco.
Sembra che il quintetto fosse dotato di attrezzature per videoripresa di dimensioni tali da sembrare - a chi assisteva - professionali.
Ma a bordo al natante ci sarebbero stati anche due grossi sacchi di rifiuti (plastiche, bottiglie etc) che i cinque avrebbero SPARSO deliberatamente sulla spiaggia.
Dopo questo trattamento di bellezza i convenuti avrebbero effettuto riprese della spiaggia artificialmente inquinata. Terminato di "girare" il gruppo avrebbe recuperato meticolosamente ciò che era stato sparso e lo avrebbe riposto nei sacchi per poi tornare ad imbarcarsi e lasciare il litorale.
Nessuno ha chiesto a questi signori il perché di un simile "blitz", ma è legittimo almeno sospettare che tra i possibili scopi di un "inquinamento posticcio" ci possa pure essere la volontà di dare di quella spiaggia (tra l'altro pulitissima) e per trascinamento dell'Elba tutta, un'immagine ingenerosamente taroccata.
Noi non abbiamo inclinazioni "complottiste", né siamo inclini a scatenare cacce alle streghe, ma l'episodio, riportatoci da persone affidabili, ci ha preoccupato non poco.
Per questo - atteso di aver già segnalato alla Capitaneria di Porto quanto appreso - invitiamo i cittadini (elbani ed ospiti) che fossero stati diretti testimoni di quell'episodio, o di altri simili, di inviarci segnalazioni, testimonianze, meglio ancora se corredate di immagini, e/o avvertire la Capitaneria di Porto
Vi ringraziamo
La Redazione di Elbareport
(foto di Gian Mario Gentini)