Che i pini siano un’ossessione per qualsiasi amministrazione comunale – di qualsiasi colore e sfumatura – di Campo nell’Elba è noto e oggi l’amministrazione del Sindaco Lorenzo Lombardi (PD) non si è smentita con l’abbattimento di 3 pini in via Pietri a Marina di Campo, perché inclinati verso le case e, quindi, dichiarati pericolosi. «Chiaramente – dicono gli attivisti campesi di Legambiente - nessuno ricorda analoghi casi in cui Pini inclinati, molto di più di quelli di via Pietri, sottoposti a prove di trazione si sono rivelati assolutamente sicuri. Forse una perizia dell'ufficio tecnico comunale non è sufficiente, ma sappiamo ormai bene che da lungo tempo è in corso una vera e propria “guerra dei Pini”, anzi guerriglia, in cui si tagliano uno o due Pini in silenzio fino a ritrovarsi senza verde in un paese turistico che da sempre ha nei Pini una propria caratteristica urbana che dovrebbe essere salvaguardata piuttosto che distrutta lentamente. Uno vero e proprio stillicidio».
I soci campesi di Legambiente hanno cercato di capire in base a quale ordinanza, atto, autorizzazioni si stia procedendo, ma non in Comune non hanno trovato né il Sindaco né il Vicesindaco e anche gli uffici sembrano molto “abbottonati” sula vicenda. Non sembra che nemmeno questa Amministrazione comunale , che in un primo momento sembrava più sensibile a questo tema, si discosti molto dalle precedenti: intanto si taglia, non si pianta nulla e poi si vedrà.
E pensare che a luglio il Sindaco Lambardi aveva scritto a Legambiente Arcipelago Toscano per comunicare che «Nell’ambito della sua programmazione triennale dei lavori pubblici, intende porre rimedio alla situazione di forte degrado che si riscontra su Via Pietri (Marina di Campo). I due marciapiedi esistenti si presentano in maniera non consona ad un paese turistico come è Marina di Campo e i gli alberi presenti (pini) provocano diversi disagi facendo risultare lo stesso marciapiede non praticabile in più punti e pericoloso per il normale scorrimento dei pedoni (soprattutto i diversamenti abili). La nostra idea è quella di rimuovere la pavimentazione esistente in betonelle autobloccanti e porre in opera nuovi cordoni in granito oltre che dotare la via di una nuova illuminazione pubblicazione a basso consumo energetico. Inoltre la nostra intenzione è quella di asportare i pini esistenti e sostituirli con altra vegetazione ad alto fusto ma con diametro più sottile in modo da garantire il giusto rapporto esistente fra verde pubblico e zona edificata. Sono quindi a chiedere, in base alle vostre disponibilità di tempo, la possibilità di incontrarci presso la sede municipale di Campo nell’Elba e condividere con Voi le possibili soluzioni progettuali».
Legambiente rispose di essere assolutamente d’accordo sulla necessità di una riqualificazione di via Pietri, ma di essere «assolutamente contraria alla rimozione della splendida alberatura ,che crea una stupenda galleria verde che, con la forza del suo impianto, riesce a sostenere la scarsezza dell'attuale cortina edilizia». Gli ambientalisti sottolineavano che «Il pino domestico, introdotto nel paesaggio elbano a seguito di ampi rimboschimenti effettuati nel primo dopoguerra – ma ancor prima con grandi esemplari isolati in diversi Comuni elbani - anche se non specie autoctona, ma comunque essenza tipicamente mediterranea, si è assolutamente naturalizzata nel paesaggio di Marina di Campo, tanto da diventarne un'icona e proprio per questo le sue alberature vanno salvaguardato a tutti i costi».
Inoltre, secondo i legambientini campesi, i pini di via Pietri rientrano nella categoria di “alberi monumentali”, in quanto la legge 10 del 14 gennaio 2013 include in questa categoria“ i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico (...) ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani” e ricordavano al Sindaco che quella legge prevede gli abbattimenti delle alberate monumentali solo in “casi motivati e improcrastinabili”. Inoltre, recentemente sia la Regione Toscana che il Parlamento hanno sollecitato i Comuni ad ottemperare alle leggi e norme sugli alberi monumentali e a redigere liste di singoli esemplari ed alberature importanti sia dal punto di vista naturalistico che paesaggistico.
«Si consideri ancora - scriveva Legambiente - che l'abbattimento di uno o più pini di maestosa grandezza ,comporta nel periodo un aumento di temperatura ambientale fino a 10° C e quindi si dimostra un atto assolutamente insensato, soprattutto in un momento storico caratterizzato da un aumento straordinario della temperatura e da emissioni climalteranti fuori controllo, tanto che la prossima Conferenza delle parti dell’Unfccc che si terrà a dicembre a Parigi ha tra i punti da approvare che costituiranno l’accordo globale sul clima anche la difesa delle foreste e del verde urbano».
Per quanto riguarda il dissesto del manto stradale causato dalle radici dei pini, gli ambientalisti facevano notare che «va considerato il fatto che la pavimentazione è stata portata fino alla base del tronco di questi alberi, impendendo all'acqua piovana di penetrare nel terreno e di raggiungere le radici e proprio per questo le forti radici dei pini tendono ad emergere spaccando la crosta pavimentata. Una corona di 50/60 cm di terreno libero è più che sufficiente per permettere l'assorbimento della acqua piovana e ovviare al problema del disturbo alla viabilità. Esiste a Marina di Campo un esempio a riprova macroscopica di quanto detto, che è Via Marconi, ripavimentata una quindicina di anni fa e dove, grazie alle aiuole create intorno ai pini, non si è più mossa una singola piastrella! Per quanto riguarda il problema della praticabilità dei marciapiedi, soprattutto per i diversamente abili, ci permettiamo di suggerire la possibilità di trasformare la viabilità da due a un senso di marcia , come è già stato fatto alla Pila. Ciò consentirebbe di allargare ,almeno su un lato, il marciapiedi e la creazione di una pista ciclabile».
L’associazione ambientalista nella sua risposta al Sindaco Lambardi aveva anche allegato una relazione realizzata dal professor Ferrini, docente della Facoltà di agraria di Firenze, che avrebbe dovuto aiutare l’Amministrazione comunale a comprendere l'importanza dei pini per Marina di Campo e e che forniva una serie di supporti tecnici e metodologie di intervento per poter gestire in maniera esemplare queste alberature in un contesto urbano.
Legambiente è assolutamente convinta che l'abbattimento dell'alberata monumentale di via Pietri costituirebbe un grave danno estetico, paesaggistico, storico e ambientale, danno che impoverirebbe irreparabilmente una delle entrate di Marina di Campo, ma la Giunta Lambardi, dopo aver chiesto il dialogo e il confronto, ignora ogni proposta alternativa e sfodera le solite motoseghe.